“Vaccino fatto a Cagliari ma niente green pass, se voglio lavorare devo fare il tampone: meglio quello gratuito”

La prima dose l’ha ricevuta 7 giorni fa, Valter Sollai, magazziniere 62enne di Monserrato: “Volevo proteggermi, non l’ho fatto per il green pass. Però non mi è ancora arrivato, al lavoro risulto sprovvisto e, quindi, dovrò venire sino alla stazione di piazza Matteotti per almeno un’altra settimana”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Uno dei pochi vaccinati ad aver usufruito del tampone gratis, nel primo giorno utile, alla stazione di Cagliari, è Valter Sollai, magazziniere di 62 anni di Monserrato. Il vaccino, lui, l’ha fatto. E, nonostante il green pass debba essere immediato, a sette giorni di distanza lui è ne è ancora privo. Un grosso problema: “Non posso lavorare, non risulto protetto e, quindi, sono dovuto venire sin qui”. Anche lui ha impiegato circa due ore prima di avere in mano la certificazione verde: “Per lavorare è indispensabile, è chiaro che poterlo fare gratis è più comodo. Al lavoro mi è stato riferito che il green pass potrei averlo solo al tredicesimo giorno successivo al primo vaccino, per fortuna lavoro su turni e ho potuto sopportare fila e attesa. Ma chi non ha turni al lavoro, invece, come fa?”. Bella domanda: per la risposta, però, bisognerà attendere. E Sollai, anzichè fare file magari meno lunghe in farmacia (dove il costo di un tampone che vale 48 ore, utile ricordarlo, ha un costo di 15 euro) ha viaggiato da Monserrato sino a Cagliari per sfruttare il servizio offerto da Croce Rossa e Comune. L’unico disagio, per lui, sarà l’attesa degli altri tamponi, prima di ricevere il certificato di immunità legato al vaccino contro il Coronavirus.
“Provvisoriamente dovrò far così. Mi sono voluto vaccinare perchè volevo una protezione, era giusto farlo, non per il green pass”, puntualizza il magazziniere.


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