Nel periodo estivo è più frequente lasciare incustodita, per periodi più o meno lunghi, la propria abitazione che potrebbe divenire oggetto di attenzione da parte dei professionisti del furto o da qualche ladro occasionale. Per questa ragione la polizia di Stato ha avviato, in questo particolare periodo dell’anno, una costante e assidua attività di prevenzione al fine di limitare la consumazione dei furti nelle abitazioni.
Anche grazie ai servizi di controllo del territorio, l’attività info-investigativa ed in ultimo gli incontri con le associazioni di categorie di soggetti particolarmente a rischio promossi dalla Questura di Cagliari, l’annoso fenomeno del furto all’interno delle abitazioni ha subìto un cambiamento favorevole rispetto all’anno precedente quando l’area metropolitana era stata interessata dal fenomeno dei furti operati con il sistema conosciuto come “key bumping”, che ha visto come protagonisti cittadini stranieri provenienti dall’Est Europa.
A tal fine si richiama ancora una volta l’attenzione dei cittadini nel mettere in pratica dei semplici accorgimenti che si possono adottare per scoraggiare eventuali ladri, che possono apparire banali, ma l’esperienza acquisita nel tempo dalla Polizia di Stato, consente di dispensare alcuni utili consigli quali ad esempio:
Per brevi periodi:
– Lascia qualche luce accesa, la radio, il giradischi o il televisore in funzione.
– Chiudi sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi sotto lo zerbino o in altri luoghi alla portata di tutti.
– Ricorda che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno.
– Se hai oggetti di valore che devi lasciare in casa fotografali: in caso di furto ne faciliterai la ricerca.
– Sensibilizza anche i vicini affinché sia reciproca l’attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso non esitare a chiamare il 113.
– Se tornando a casa trovi la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare. Potresti scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto. Non fare l’eroe e telefona subito al 113
Per lunghi periodi:
– Non far sapere ad estranei i tuoi programmi di viaggi e vacanze. Evitate di pubblicare su social network (Facebook o altri) i vostri programmi di viaggio poiché queste informazioni possono arrivare indirettamente a persone poco raccomandabili;
– Installa, se ti è possibile, un dispositivo automatico che, ad intervalli di tempo, accenda le luci, la radio, la televisione.
– Evita l’accumularsi di posta nella cassetta delle lettere chiedendo ad un vicino di ritirarla.
– Non divulgare la data del tuo rientro e, anche alla segreteria telefonica, non dare informazioni specifiche sulla tua assenza.
Inoltre si suggerisce di dotare l’abitazione non solo di un sistema passivo come il portoncino blindato, ma ove possibile anche di un impianto di allarme con video sorveglianza (da tenere sempre efficiente con revisione periodica) che in diversi casi è servito a dissuadere i malviventi a non procedere e scappare senza portare a termine l’azione furtiva.
Particolare importanza in quest’ambito riveste il ruolo di tutti i cittadini e della rilevante funzione che essi assumono nell’attività di vero e proprio controllo sociale diretto soprattutto alle fasce più deboli come gli anziani. Questi ultimi sono spesso vittime di reati predatori e soggetti a subdole circonvenzioni da parte di individui senza scrupoli che millantando improbabili parentele o assumendo falsamente la veste di tecnici o altro, riescono ad introdursi nelle abitazioni di persone sole depredandole di tutto.
Pertanto si richiama l’attenzione non solo dei familiari (figli, nipoti, generi, nuore) nel controllo dei propri cari, ma anche di altre categorie di soggetti, come per esempio vicini di casa, importanti tasselli di quel controllo sociale che realizza poi il sistema di sicurezza partecipata attraverso l’attenzione per alcune circostanze, che sebbene giudicabili a prima vista banali, possono servire a scongiurare episodi talvolta anche molto gravi, soprattutto in questo periodo dove accade spesso che gli anziani rimangano soli in casa.
A titolo meramente esemplificativo si richiamano alcuni episodi “sentinella”: mancanza di rumori nelle abitazioni degli anziani per molto tempo, rientro degli stessi accompagnati da persone sconosciute, presenza nei condomini di persone sconosciute ecc.
Si evidenzia l’utilità della campagna promossa a livello nazionale dalla polizia di Stato, con la creazione di un apposita sezione nel sito istituzionale che raccoglie guide, video e consigli per aiutare il cittadino a conoscere e affrontare situazioni quotidiane: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/33750/ (truffe e rapine agli anziani: la prevenzione della polizia di stato) http://www.poliziadistato.it/articolo/356/
Nell’ambito di quest’ultimo si sta rivelando particolarmente utile il progetto “Sicuri ad ogni età” contro le truffe al quale ha partecipato l’attore Lino Banfi nei panni di “Nonno Libero” in rappresentanza di tutte le persone a cui l’iniziativa si rivolge e che risultano tra le vittime più bersagliate.
L’iniziativa consiste in quattro cortometraggi che mostrano alcune tipiche situazioni di truffe e raggiri che coinvolgono proprio le persone “meno giovani”. In tale ambito sono stati pubblicati già 2 video riportanti tipici episodi di truffa: il primo dal titolo “L’amico del figlio” (tentativo di raggiro basato sulla presunta esistenza di un debito da saldare contratto dal figlio dell’anziano protagonista nei confronti di una falso amico), il secondo “Il bancomat non funziona” dove Lino Banfi, nei panni di nonno Libero, riesce in extremis a sventare il tentativo di truffa al bancomat nei confronti di un anziano signore e offre dei consigli per non incappare nella stessa situazione http://www.poliziadistato.it/articolo/view/35231/










