L’emergenza caldo si fa sentire sempre di più nel carcere di Uta. Temperature insostenibili soprattutto nelle due sezioni del penitenziario tutte occupate da donne. La denuncia arriva dalla garante per i detenuti, Irene Testa, che ha compiuto l’ennesimo sopralluogo nella struttura carceraria principale della Sardegna: “Mattinata passata nelle due sezioni femminili del carcere di Uta. Stare in cella con 40 gradi senza ventilatori e senza freezer”, denuncia la Testa. Che racconta anche di una scoperta che, se confermata, è destinata a far scoppiare un polverone, ovvero i costi di ogni singolo ventilatore: “Da acquistare in carcere, quaranta euro. Lo stesso ventilatore acquistato fuori massimo 20 euro”. Una differenza di prezzo che non ha trovato, sinora, nessuna spiegazione da parte dei vertici del carcere.
Carcere dove abbondano i problemi, tra pochi agenti e aggressioni che avvengono di frequente da parte dei detenuti. Tornando all’emergenza caldo, l’appello-richiesta di Irene Testa è chiaro: “Non è questione di solidarietà ma di diritto, le celle dovrebbero essere dotate di ventilatori. Punto”.













