A un anno dalla firma del Patto per la città metropolitana, apposta dall’ex Presidente del Consiglio Renzi e dal Sindaco della città metropolitana Zedda nella sede del nuovo Ente, arrivano al Comune di Uta i primi accrediti dei fondi richiesti. La quota è relativa al 10% richiesto e riguarda progetti di manutenzione delle scuole e dei lavori di manutenzione della strada Sant’Ambrogio, pari ad un acconto di 65.000 euro.
“Un premio al lavoro strategico che abbiamo fatto partire per tempo sui progetti di interesse per tutta la comunità – afferma il Sindaco Giacomo Porcu-. Crediamo che questi fatti evidenzino i vantaggi del nuovo Ente di città metropolitana: dinamicità e risposte concrete ai bisogni dei cittadini al di fuori dei classici schieramenti politici di parte, ma con la volontà di dare più servizi a 430.000 sardi. Un segnale importante di buona amministrazione in quanto, a distanza di un anno, quella firma apposta di fronte a noi Sindaci, si sta traducendo in risorse utilizzabili immediatamente dai Comuni interessati”.
“Nonostante le difficoltà che incontra una Città Metropolitana nata da appena un anno, a vincere sono i progetti, quelli proposti, rivisitati, rianalizzati e perfezionati da tecnici esterni e interni agli uffici comunali- afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Michela Mua – . I lavori interessati sono diversi e tutti di grande interesse pubblico. Siamo in fase di appalto dei lavori per la ristrutturazione di due plessi scolastici (primaria e secondaria Regina Margherita). Abbiamo, in fase di progettazione esecutiva, un’importante tratto di viabilità che ad oggi risulta altamente pericoloso. Per il 2018 sono previsti ulteriori e importanti interventi sugli impianti sportivi”.
“E” veramente entusiasmante vedere ora i primi atti concreti realizzarsi a vantaggio di tutti i cittadini e dei territori – aggiunge l’assessore all’istruzione e sport Andrea Onali-. Uta può pensare di poter realizzare quelli che, fino a poco tempo fa, erano solo sogni come il campo è il polo sportivo di Bascus Argius. Questo riempie di gioia ed entusiasmo per la scelta fatta sin dal nostro insediamento uscire dall’isolamento in cui stava Uta e partecipare alla nuova realtà metropolitana in unione con tutti gli altri comuni e fuori dalle logiche di parte”.











