Ussana, “Tempus de Binnenna”:ecco la Festa del vino.

Una quattro giorni dedicata alla cultura enogastronomica, con la 5° edizione nata per valorizzare le peculiartità del piccolo centro campidanese. Previste degustazioni, spettacoli e convegni.


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I lunghissimi filari che si arrampicano sulle prime colline all’ingresso del paese, gli ordinati vigneti che si disegnano nelle aree tra Is Serras e San Michele, eleganti geometrie che si estendono nelle campagne di Ussana. Una passione per molte famiglie, più che un lavoro, quella per il vino. Il centro campidanese celebra i suoi gioielli con la manifestazione “Tempus de binnenna”, un viaggio tra sapori, tradizioni, artigianato e cultura. Si esalteranno i rossi e i bianchi del Campidano, vere e proprie eccellenze enologiche della Sardegna. «Sarà una sagra che avrà come protagonista l’uva di produzione locale, tipica della tradizione di Ussana – evidenziano il sindaco Emidio Contini e l’assessore alla cultura Manuela Sedda – Si tratta di un’occasione unica per rilanciare le attività legate all’agricoltura ed all’artigianato. Ussana vanta una lunghissima tradizione nella produzione dei vini di qualità, con apprezzamenti a livello nazionale e internazionale. Ecco perché vogliamo che la rassegna sia l’apripista per il rilancio economico e sociale del territorio». 

LA MANIFESTAZIONE. L’evento – giunto alla quinta edizione – ideato e realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco e l’Unione dei Comuni del Basso Campidano, avrà inizio domani con un percorso didattico rivolto agli studenti che – a partire dalle 9 – potranno riscoprire le diverse fasi della lavorazione dell’uva, con le tecniche per la vendemmia e un tour nelle cantine del paese. Alle 10 la semina su sodo, con una prova su campo a cura dell’agenzia Laore. Nel pomeriggio una manifestazione sportiva, poi alle 16.30 l’apertura del concorso enologico, con gli studenti dell’Alberghiero di Monserrato e la degustazione dei vini dei produttori di Ussana. Venerdì 23 alle 10, nel Monte Granatico, è in programma un convegno sulle erbe officinali ed aromatiche curato da Marcello Pitzalis, con una mostra sulle piante aromatiche. In serata – con inizio alle 17 – la tavola rotonda sul tema “Il futuro delle cantine in Sardegna per lo sviluppo del territorio”. Parteciperanno i responsabili dell’assessorato regionale all’agricoltura, il sindaco Emidio Contini ed i primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano. Alle 21, in piazza Municipio, la commedia dialettale “Aligheri no”. Il clou della rassegna nel fine settimana. Sabato, a partire dalla mattinata, i portali campidanesi (da via Roma a via Chiesa) si apriranno ai visitatori, con mostre artigianali ed esposizione di prodotti enologici. Lungo il circuito non mancheranno le dimostrazioni sulla lavorazione del pane e sulla preparazione di antichi cestini. Alle 15 il corteo rievocativo sulla vendemmia, con la partecipazione di gruppi folk e cavalieri. Si alterneranno i cavalieri di Ussana, Monastir e San Sperate, i gruppi folcloristici San Sebastiano (Ussana), Goppaisi de Frorisi (Villasor), Neoneli, il gruppo etnico Is Mustayonis e S’orku foresu di Sestu e i suonatori di launeddas. Alle 19 la degustazione di prodotti tipici locali con la vitella arrosto ed i vini delle Cantine del territorio. Poi il tributo ad Andrea Parodi. Domenica mattina – dalle 9 – l’apertura dei portali nel centro storico, con lavorazioni artigianali e della tradizione contadina. Ci sarà anche un’estemporanea di pittura per adulti e bambini legata alla rassegna. Alle 11 la messa solenne, nel sagrato di San Saturnino, dedicata alla Madonna del buon frutto. In serata sarà possibile visitare tutti i siti culturali del paese, con la degustazione di prodotti tipici nei diversi stand.  


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