L’associazione oristanese Liberanimos promuove La Fiaccolata Via Pacis, sabato 13 gennaio, ore 18, Piazza Roma, Oristano. Quattro tappe per dire no alla guerra coinvolgeranno Piazza Roma, Piazza Eleonora e il sagrato della Cattedrale di Oristano in via Duomo, per poi fare ritorno in Piazza Roma. Prevista la partecipazione del Coro Etnico Eleonora d’Arborea e del Coro Diatonia, diretto dal maestro Nicola Piredda. Letture a cura di Paolo Vanacore.
“L’associazione Liberanimos non parteggia per Israele, non parteggia per Hamas, così come non parteggia per Putin, o per Zelensky ma è solidale con i popoli che patiscono le guerre. Con l’iniziativa della fiaccolata, come associazione diciamo a chi ci governa e rappresenta:
No a tutte le guerre, per una società pacifica e inclusiva che prediliga il rispetto dei diritti umani e della diversità fra i popoli, così come sancito dalla Costituzione italiana sulla base di quanto pensato e voluto dai Padri costituenti, che ben conoscevano gli orrori della guerra. L’associazione Liberanimos, pur non parteggiando per nessuno dei contendenti in conflitto, osserva con orrore le atrocità che lo Stato israeliano sta mettendo in scena a Gaza. Pur consapevoli che il cessate il fuoco non dipende da noi, intendiamo con l’iniziativa del 13 gennaio, testimoniare quanto sta accadendo a Gaza, dove ogni giorno muoiono donne, uomini e bambini, non solo a causa dei bombardamenti, ma anche a causa della sete, della fame e per la mancanza delle basilari condizioni igienico-sanitarie”.
Liberanimos, dalla parte della pace e della Costituzione italiana, il 4 novembre 2023, era scesa in piazza per chiedere il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione (L’Italia ripudia la guerra…) e per chiedere l’uscita dell’Italia da ogni guerra, in ogni forma sia stata coinvolta:
“con l’invio di armi, con la cooperazione militare, con l’appoggio politico, con il voto nei consessi internazionali e in ogni altro fantasioso e menzognero modo i nostri governanti abbiano escogitato.
Ripudiamo la guerra, ricostruiamo una cultura di pace!”














