Un migliaio di persone in piazza, a fronte delle 210mila firme raccolte, secondo i numeri dichiarati dagli organizzatori, per la consegna dei moduli in consiglio regionale. In piazza ci sono i componenti dei comitati e gruppi di persone arrivate a Cagliari da altre zone della Sardegna con autobus organizzati. La raccolta di firme serviva a promuovere una legge di iniziativa popolare contro l’installazione di impianti di energia rinnovabile, ovunque e comunque. Ora inizierà l’iter in consiglio regionale, con il passaggio della proposta di legge nelle commissioni consiliari e poi in aula. La presidente Alessandra Todde, che della battaglia sulle rinnovabili ha fatto la bandiera del suo mandato mentre settori cruciali e vitali come sanità e trasporti sono totalmente in balìa di se stessi, è ora a un bivio: deve decidere se tirare dritto con moratoria e aree idonee, secondo i promotori della cosiddetta Pratobello troppo accondiscendenti, o se invece assecondare le richieste dei comitati e di chi vuole la dorsale del metano e le centrali a carbone. L’iter in consiglio regionale non sarà semplice: si preannunciano grandi tensioni anche all’interno della stessa maggioranza.









