Un’importante fabbrica di laterizi, famosa in tutta la Sardegna e che aveva come sedi di produzione, oltre ad Assemini, anche Guspini e Sestu.
Le Fornaci Scanu sono state per decenni un simbolo di lavoro, crescita e identità per Assemini. Centinaia di famiglie hanno legato a quella fabbrica la loro storia, contribuendo allo sviluppo della nostra comunità.
La produzione ad Assemini è terminata da quasi 30 anni e da allora c’è stato qualche timido tentativo, evidentemente non andato a buon fine, per cercare di valorizzare questo importante sito.
“Un sito che a nostro giudizio, ma a detta di tutti, può e deve avere un valore dal punto di vista sociale, commerciale, ricreativo, archeologico-industriale e ambientale e in questa direzione vogliamo andare”. È così che Puddu annuncia la possibile svolta per il sito abbandonato: “È nostra intenzione favorire un impulso più deciso e determinante.
Assieme alla proprietà (principale attore in questa vicenda) c’è da parte della nostra Amministrazione volontà comune e a questo riguardo sono iniziate delle interlocuzioni con l’Università di Cagliari per un progetto di lungo periodo”.
Cosa diventerà? “Un primo passo è quello di destinare una parte di questa grande area (stiamo parlando di oltre 63 ettari) ai grandi eventi.
Concerti, spettacoli, manifestazioni culturali e sportive: immaginiamo un’area che diventi punto di riferimento per tutta la zona, portando ad Assemini nuove occasioni di incontro, vitalità e sviluppo economico.
Un primo importante segnale per far conoscere un’area che può e deve assumere un ruolo importante e centrale per la nostra comunità”.












