Aziende, terreni, auto e conti correnti per un valore di oltre due milioni di euro: è questo il patrimonio sequestrato questa mattina dalla Polizia di Stato a due uomini ritenuti legati a un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga tra Cagliari e Nuoro. I due erano già finiti al centro dell’operazione “Primavera fredda”, condotta nel 2023 dalla Squadra Mobile del capoluogo sardo.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Cagliari – Sezione misure di prevenzione – su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore, è stato eseguito dal Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dalla Divisione Anticrimine della Questura.
Le indagini patrimoniali hanno ricostruito un intricato sistema di intestazioni fittizie e movimenti di denaro sospetti, che avrebbe permesso agli indagati di trasformare i proventi del narcotraffico in un vero e proprio impero economico. Tra i beni finiti sotto sequestro figurano 11 immobili, tra fabbricati e terreni nelle province di Nuoro e Sassari, tre società attive nei settori agro-pastorale e immobiliare, una ditta individuale, cinque auto e diversi rapporti finanziari.
L’operazione colpisce al cuore l’economia criminale, sottraendo alla disponibilità delle consorterie beni frutto di attività illecite e impedendo nuovi investimenti nel circuito legale. In particolare, il sequestro delle imprese rappresenta un tassello chiave nella strategia di contrasto all’infiltrazione mafiosa nei settori produttivi dell’isola.
Un’azione che conferma la presenza capillare dello Stato sul territorio sardo e la determinazione delle forze dell’ordine nel colpire non solo i trafficanti di droga, ma anche i patrimoni costruiti sull’illegalità e sullo sfruttamento dell’economia locale.









