Ha indossato la divisa arancione ed ha deciso di viaggiare a migliaia di chilometri da Cagliari, arrivando ai confini della guerra in Ucraina per salvare centinaia di bimbi insieme al console Anthony Grande e al deputato sardo Ugo Cappellacci, Luigi Cadeddu, medico cagliaritano 65enne. Il convoglio ha quasi raggiunto il confine del Friuli Venezia Giulia, da lì in avanti poi sarà un conto alla rovescia non stop: “Arriveremo tra circa 16 ore in un posto che ci devono ancora dire, per motivi di sicurezza”. Ma sarà ai confini con l’Ucraina bombardata dalla Russia: “Sto ricevendo tantissimi messaggi di solidarietà, ma anche critiche. C’è chi dice che il bene si fa in silenzio”, afferma Cadeddu: “No, si fa con i fatti e non con le parole”, puntualizza subito dopo. Sia sui social sia sul suo cellulare sono arrivati messaggi non proprio carini, qualcuno avrebbe scritto addirittura che si tratta di “pubblicità”. Andare a salvare bambini che stanno viaggiando verso il confine con la Polonia, in queste ore, sotto le bombe.
Cadeddu è serafico: “Aspetterò tutte queste persone che criticano al nostro rientro, quando torneremo con i bambini, così dimostreranno che hanno voglia di fare del bene. I piccoli non hanno necessità di polemiche ma di grande amore, provengono da una guerra e devono trovare pace e tanta solidarietà. Non esistono nazioni o popoli, ma solo bambini. Grazie a tutti quelli che ci stanno supportando, ne abbiamo tanto bisogno”.









