Uccise la madre un anno fa, strangolandola nella loro casa di San Gavino Monreale per poi confessare il delitto: si è aperto in corte d’assise a Cagliari il processo per il 43enne Simone Uras, accusato dell’omicidio della madre Maria Atzeni, avvenuto il 24 febbraio 2024. Uras, difeso dall’avvocato Andrea Nanni, è attualmente sottoposto a libertà vigilata provvisoria e si trova in una comunità terapeutica residenziale.
Durante l’udienza, il pubblico ministero Nicoletta Mari e la difesa dell’imputato hanno concordato sull’opportunità di acquisire gli atti d’indagine già compiuti in sostituzione dell’istruttoria dibattimentale. La Corte ha quindi rinviato il processo al 19 marzo, data in cui è prevista l’audizione di Irene Mascia, perito specialista in psichiatria e psicoterapia, che aveva già eseguito la perizia psichiatrica dell’imputato.
Nel corso delle indagini, Mascia aveva rilevato che Simone Uras fosse affetto da una grave patologia psichiatrica dello spettro schizofrenico, che ne comprometteva la capacità di intendere e di volere al momento dell’omicidio. L’audizione servirà anche per aggiornare la corte sulla pericolosità sociale dell’imputato, elemento cruciale per la valutazione finale del caso.