È stato condannato a 29 anni dalla Corte d’Assise di Bari Giuseppe Difonzo, colpevole di aver soffocato la sua bambina di soli 3 mesi all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari nella notte tra il 12 e il 13 febbraio 2016. Secondo la sentenza, l’uomo avrebbe agito con freddezza e distacco, considerando la bimba un intralcio, un ingombro.
Secondo le perizie il 36enne è affetto dalla “sindrome di Munchausen per procura”, una patologia psichiatrica che spinge ad attirare l’attenzione su di sé facendo del male ad altre persone
Secondo la madre della piccola, come dichiarato anche in un’intervista alla trasmissione Rai “La vita in diretta”, l’uomo avrebbe agito per denaro: il suo scopo era far ricadere la colpa sull’ ospedale e ricevere un risarcimento. Difonzo era stato inizialmente condannato a 16 anni per omicidio preterintenzionale, poi all’ergastolo, tramutato in appello in omicidio volontario premeditato. Condanna annullata nel 2022: infatti l’uomo era a piede libero, oggi la nuova sentenza. I legali avranno modo di impugnare la sentenza in cassazione.











