Tutti in fila, qualche minuto dopo la mezzanotte, appena arrivati in Sardegna. Ad aspettare un taxi che probabilmente non arriverà mai. Succede all’aeroporto di Cagliari, nel pieno della stagione estiva, quando ai turisti si dovrebbero garantire servizi eccellenti. Invece, scegliere la Sardegna per le vacanze è diventato un atto di coraggio. Biglietti aerei e navali che costano quanto una crociera nel Mediterraneo tutto incluso, navi che sembrano carri bestiame, roba da ammalarsi solo a guardarle, disservizi continui, prezzi alle stelle ovunque, strade che sembrano bombardate. E i taxi. il vero oggetto di desiderio di chi ha necessità di spostarsi dentro Cagliari: perché quello che succede in aeroporto non è certo un caso isolato.
Provateci, a chiamare un taxi soprattutto di sera. E’ una missione impossibile. Ma quando qualcuno prova a ipotizzare l’incremento delle licenze, apriti cielo: allora i taxisti, una lobbie vera in tutta Italia, minacciano e protestano e bloccano. Basta dare un’occhiata a quello che sta accadendo dopo il decreto del governo Meloni per l’aumento delle licenze del 20%: i taxisti minacciano il blocco e il governo è costretto a fare dietrofront. Un potere ricattatorio che rende impossibile invertire la rotta.










