Un Piano Sardegna da 10 miliardi per lo sviluppo strategico dell’isola con l’obiettivo di creare insieme agli amministratori locali, alle aziende e alle associazioni di categoria “un sistema economico virtuoso, sfruttando al meglio le risorse disponibili e superando gli ostacoli della burocrazia e delle crisi internazionali”. Lo lancia il candidato del centrodestra Paolo Truzzu che, dopo la kermesse elettorale in stile concertone ieri alla fiera di Cagliari con la premier Giorgia Meloni e tutti i big dei partiti della coalizione, domani non farà una tradizionale chiusura di campagna: sarà infatti dalle 17 fra Muravera, Villasimius, San Vito e Castiadas a incontrare i sindaci.
Un piano che non si basa su richieste di finanziamenti aggiuntivi ma sull’utilizzo di 10 miliardi di euro provenienti da fondi comunitari, dal fondo coesione e dalla vertenza entrate. Sono sette i punti del “Piano Sardegna”: si va al potenziamento della sanità territoriale all’abbattimento delle tariffe aeroportuali, passando per l’indipendenza energetica e la realizzazione di un Polo internazionale della ricerca in Sardegna. Truzzu propone anche la costruzione di un sistema agricolo moderno e sostenibile e la fiscalità di vantaggio per attrarre imprese e famiglie nelle zone interne. “Un Piano per la Sardegna, un Piano per i sardi”, scrive sui social il sindaco di Cagliari.
Che ieri, dal palco della fiera, in risposta alle polemiche sui cantieri di Cagliari, ha lanciato la sua personale sfida agli elettori: “I cagliaritani si lamentano dei cantieri? Ne aprirò uno in ogni città della Sardegna”.












