Sono arrivati a Cagliari da vari stati africani e sub-sahariani e, dopo aver presentato una domanda al Caf, falsa, sono riusciti ad incassare in media 600 euro al mese di reddito di cittadinanza. Permesso di soggiorno? Non pervenuto. In Italia da almeno dieci anni? Nemmeno. Centoquaranta africani sono riusciti ad incassare, dal 2019, oltre quattro milioni di euro. Un raggiro, una truffa allo Stato che gli è costata la denuncia, arrivata al termine delle indagini svolte dalla polizia con il supporto dell’Inps. E la platea di furbetti potrebbe presto allargarsi: vanno avanti, infatti, le verifiche su altri 470 stranieri. E, se una parte è rimasta a Cagliari e hinterland, continuando a passare all’incasso ogni mese, una fetta dei furbetti “è tornata al suo paese”, spiega il dirigente della squadra mobile di Cagliari, Fabrizio Mustaro. “È stato un lavoro fatto con Inps e ufficio immigrazione, i nostri colleghi si sono resi conto che alcuni stranieri, non avendo permesso di soggiorno o residenza in Italia sono risultati percettori del reddito. Stiamo vagliando altre 478 posizioni, siamo in attesa da Caf e dalle Poste di avere l’autocertificazione presentata all’Inps, per capire se hanno o meno diritto al reddito. In alcune situazioni ci siamo resi conto che lo straniero è arrivato in Italia per presentare l’istanza del reddito di cittadinanza. Una volta ottenuta la carta per riscuoterlo, è tornato al paese d’origine”.
Le indagini, quindi, vanno avanti. In conferenza stampa è emerso anche che “c’era chi aveva chiesto l’asilo politico, quindi non aveva proprio i requisiti per ottenere il bonus”.








