I centri commerciali soffrono la crisi ma, nel complesso, reggono ancora il confronto con i negozi delle storiche vie dello shopping, dove si sono registrate decine di chiusure nell’ultimo periodo. L’online sembra conquistare una fetta di mercato sempre più ampia ma a Cagliari c’è chi, a parte pochissime eccezioni, preferisce stare lontano da pc e smartphone. Come nel caso di Marina Mura, 67enne cagliaritana: “Voglio poter controllare i prodotti di persona, per quanto online si risparmi e ci sia più scelta. Su alcuni oggetti, come ferri da stiro, lucidatrici e frullatori si arrivano a pagare anche venti o trenta euro in meno”. Tre esempi tre, e per tutto il resto ben vengano i “classici” negozi di vicinato.
“I vestiti voglio potermeli misurare, se li acquistassi su internet e dovessi avere dei problemi sarebbe complicato renderli, dovrei attendere a casa che passi il venditore per ritirarli, perdendo del tempo”. E, sul capitolo dei grandi centri commerciali, la Mura ha una solida certezza: “Non sono tanti, quelli grossi alla fine sono tre e vengono raggiunti da tantissimi abitanti dell’hinterland”.









