Grande delusione tra il personale sanitario, tredicesima magra per gli infermieri e ostetriche della Sardegna. “Non bastava avere gli stipendi più bassi d’Europa, per i professionisti sanitari in servizio presso le Asl e le Aziende Sanitarie del Servizio Regionale della Sardegna arriva una ulteriore batosta”, denuncia Diego Murracino del Nursing Up. “La Regione Sardegna decide di non applicare il Decreto Anticipi, il quale prevede la possibilità dell’erogazione anticipata di due miliardi di euro per i dipendenti pubblici, compresi gli infermieri, le ostetriche e gli altri dipendenti. Gli infermieri si aspettavano circa 877 euro in busta paga”.
“Il governo nazionale ha deciso di affrontare le spese del caro prezzi anticipandoci l’indennità di vacanza contrattuale e rappresenta un’anticipazione dei benefici che verranno attribuiti con il rinnovo del contratto di lavoro dando la possibilità alle Regioni di erogare le somme. In tanti hanno pensato che finalmente era in arrivo una boccata d’ossigeno, qualcosa di buono e gratificante, ma la politica sarda non si è smentita e ha negato anche questa possibilità per il personale sanitario”, prosegue Murracino. “Il malumore degli infermieri e delle ostetriche cresce a causa delle migliaia di ore già lavorate in esubero e mai pagate, delle indennità dei festivi infrasettimanali lavorate e mai pagate, delle condizioni di lavoro dequalificanti e demansionanti per la mancata assunzione degli operatori socio sanitari. Il personale sanitario il 5 dicembre partecipa allo sciopero di 24 ore proclamato dal sindacato Nursing Up e dai sindacati Anaao Assomed e Cimo Fesmed con manifestazione dalle 10 in piazza del Carmine a Cagliari”.










