Tra sacro e profano tutti in giro a rastrellare dolcetti: il 31 ottobre ampiamente festeggiato nel Sud Sardegna, tra cortei di bimbi in festa e mostricciatoli scalpitanti, a Capoterra, Monserrato, Sarroch e in tanti altri centri, la festa delle anime ha animato case, strade e piazze. Una tradizione che, con l’andare avanti del tempo, ha mischiato tradizioni con riti provenienti da oltreoceano, ma che conserva, lo stesso, il sapore e il ricordo di chi si è disgiunto dalle spoglie mortali. Tanti gli eventi messi in piedi per l’occasione, nei centri dell’hinterland cagliaritano i più piccoli sono stati invitati a sfilare e fare incetta di caramelle e cioccolatini. Case private addobbate per l’occasione anche nel Medio Campidano, da Sanluri a Serramanna è stato un tripudio di ragnatele e zucche gialle. Fantasmi e scheletri non sono mancati, l’ironia avvolge la ricorrenza con il giusto gusto al tema horror. Streghe e pseudo mostri hanno vagato sino, e oltre, al calar del sole, “dolcetto o scherzetto” è stata la frase più gettonata di ieri. A Quartu Sant’Elena anche i quattro zampe hanno partecipato al rito, “crocchette o scherzetto”, però, con mantelline sopra il pelo per far rabbrividire i passanti. Sorrisi strappati, però, all’horror oramai si è abituati, quindi solo coccole e carezze e zuccheri a volontà.
Lo scherzetto è stato preso sul serio e, in alcuni casi, non è di certo mancato: a Sestu il lancio di uova per chi non ha concesso il dolcetto. Tra risate, e qualche malumore, si è consumata così la notte di Halloween, de Is Animeddas, un banchetto, per le tradizioni sarde, composto da tavole apparecchiate di dolci locali, pane e vino, per l’arrivo delle anime dei propri cari estinti.
Nessun demone, la confusione regna con la festa americana dove, come caratterizza e contraddistingue il loro essere, si svolge tutto in maniera più hollywoodiana. Poco importa però, a volte è bene prendere anche spunto dai “vicini” lontani, l’importante, come ogni anno, è stato regalare momenti di svago e divertimento, un’alternativa richiesta da una società sempre più in crisi e trafitta da dolori e negatività.