Cagliari Capitale Europea della Cultura del 2015 sta cambiando volto. Sono numerose le opere pubbliche completate, in via di completamento o in divenire come il restyling del lungomare Poetto e delle vie del Centro.
Anche le zone più “periferiche” sono oggetto di riqualificazione e Pirri, una delle aree comunali più popolate, non è da meno. I cittadini hanno sopportato diversi disagi alla viabilità determinati dai lavori appena conclusi nella via Toti e quelli in corso alla rotonda di via Cadello e nella via Socrate. Il Comune ha anche pianificato la riqualificazione di Piazza delle Aquile e ha finalmente previsto un intervento che dovrà essere fondamentale per sanare il dissesto idrogeologico attraverso la costruzione di una vasca per la raccolta delle acque piovane nella via Stamira.
Quest’ultima sorgerà proprio a pochi metri dalle “torri” di Monreale che, costruite nei primi anni ’80 avrebbero dovuto dare un’immagine rivoluzionaria alla città, ma essendo rimaste in parte incompiute e per altra parte abbandonate si sono trasformate in eco mostri. La ditta che ebbe l’appalto fallì e i contenziosi giudico-amministrativi si sono susseguiti negli anni. Oggi 3 di queste torri si innalzano come scheletri di acciaio e cemento trasformati in discariche abusive, voliere per piccioni e i loro pidocchi, oltreché ritrovo per “balordi”.
Via Roma sembra lontana km da questo paesaggio spettrale che ogni giorno saluta migliaia di cittadini e coloro che arrivano in città dalla 131. Pirri, Cagliari, terra di riqualificazione appare ancora abbandonata a se stessa. È possibile che il Sindaco e la Giunta, insieme alle altre istituzioni responsabili, non siano in grado di provvedere con un intervento di riqualificazione? Pochi anni fa si parlò della creazione di un parco tematico…per ora il tema è sempre lo stesso: il degrado.










