Tifo da stadio per dare il benvenuto al piccolo di 8 anni colpito da emorragia cerebrale mentre svolgeva i compiti a casa: è rientrato in Sardegna. Ad aspettarlo in aeroporto tanti parenti e amici che, con striscioni e trombette, hanno esultato come non mai.
Lo hanno atteso con grande emozione all’aeroporto di Elmas, e, quando ha varcato la porta della sala che accoglie i viaggiatori in arrivo, è partita la festa. Con il piccolo campione c’erano i suoi genitori che mai lo hanno lasciato da solo in questo difficile mese. Mamma e papà hanno ricevuto abbracci calorosi, colmi di sollievo per un dramma che ha scosso l’intera isola. Tutti hanno sperato che il giovanotto si potesse riprendere e così è stato.
La sua comunità, un centro dell’oristanese, è in festa, hanno aggiornato costantemente riguardo le condizioni del piccolo che ha ricevuto sostegno e solidarietà da tutti, simbolo di una coesione preziosa, soprattutto nei momenti più difficili, i quali se, affrontati insieme, possono essere meno duri.
Un ben tornato a casa, insomma, e alla vita, il Natale si avvicina e il piccolo campione potrà trascorrere le feste a casa con i suoi affetti più cari e l’abbraccio della sua terra che tanto ha sperato in questo momento che, finalmente, è arrivato.
Un mese fa il bambino era intento a svolgere i compiti a casa quando un malore improvviso ha preso il sopravvento: la corsa in ospedale e la drammatica diagnosi, emorragia cerebrale, hanno spinto i medici di Oristano al trasferimento d’urgenza al Brotzu dove è stato operato una prima volta. Trasferito in seguito oltremare, il piccolo ha subito un altro intervento chirurgico che ha stabilizzato la sua situazione sanitaria. Qualche giorno fa è arrivata la bella notizia, ossia che è stato dichiarato fuori pericolo e, un giorno fa, dopo un mese da quel drammatico giorno, eccolo rientrare a casa, per la gioia di tutti.












