di Raffaele Molinari
Spesso ci si illude che gli altri non si accorgano della situazione di degrado del territorio in cui viviamo. Ci si illude che gli altri abbiano le nostre stesse cattive abitudine, che come noi si voltino dall’altra parte e facciano finta di niente, ma non è così.. A queste cattive abitudini, di regola, segue sempre una più che giustificata pubblicità negativa che non guarda in faccia nessuno e non fa di certo bene, soprattutto se ci si trova in un luogo turistico dove proprio sul turismo si basa buona parte dell’economia. Le parole non certo confortanti di questa giovane turista tedesca ne sono un esempio. Teresa è una giovane ragazza proveniente da Karlsruhe, vicino Stoccarda, quest’estate aveva scelto la Sardegna come meta delle proprie vacanze, ma al suo arrivo, si è trovata di fronte ad uno scenario ben diverso da quello che gli era stato mostrato sui cataloghi in agenzia. Sporcizia e immondizia ovunque, non saranno mai un buon biglietto da visita per fidelizzare un turista e invogliarlo a tornare. Tuttavia alcuni sardi non riescono proprio a farselo entrare in testa e per quanto è vero che si lamentano continuamente delle tasse e dei servizi a loro dire inidonei, dall’altra parte, pare invece non facciano proprio nulla per contribuire a salvaguardare il proprio territorio e la bellezza del patrimonio naturale dell’isola. Un’isola bella come la Sardegna non meriterebbe di certo una pubblicità così negativa e generata delle cattive abitudini di pochi cadozzi. Una pubblicità negativa generata da pochi cadozzi, che però compromette seriamente quell’immagine generale che ci si può fare dell’intero popolo sardo. E il popolo sardo, per dovere di cronaca dobbiamo affermarlo, in molti altri casi ha dimostrato di aver senso civico da vendere e un amore e un rispetto incondizionato per la propria terra.
Dice Teresa nel suo video: “Sono qua in Sardegna e ho visto che la gente butta via la roba senza pensarci su, senza la minima cura per il proprio territorio”. Teresa non solo condanna, ma nel suo piccolo si sente nel dovere morale di porre rimedio a quanto i suoi occhi vedono. Si è sentita in dovere di impiegare parte della sua giornata e delle sue vacanze raccogliendo le molte bottiglie di vetro che altri aveva gettato e abbandonato tra la vegetazione.. Ad una mamma e ai suoi figli di cui abbiamo pubblicato articolo qualche tempo fa, erano toccati i mozziconi e le cartacce delle bellissime calle di Teulada. Spettava loro l’onere di compiere quei gesti..? Se solo si imparasse ad evitare di abbandonare rifiuti ovunque ci si trovi, se solo si imparasse ad essere di buon esempio per altri anche contrastando quando occorre i vari cadozzi, la Sardegna non sarebbe un luogo migliore per tutti..? Non credete gioverebbe a quella sua immagine che viene diffusa nel mondo..? Ma quali esempi può offrire chi se ne frega, chi si volta dall’altra parte o chi non vuole impicciarsi quando si accorge che qualcosa non va..?
Teresa tornerà l’anno prossimo in Sardegna..? A quanti racconterà della sua esperienza e di quello che ha visto e ha dovuto fare per cercare di porre rimedio all’inciviltà altrui..? Quanti di loro sulla base di tali presupposti, domani, potranno scegliere la Sardegna come meta turistica..? Sarebbero domande che con una buona certezza, ogni sardo che dice di amare la Sardegna dovrebbe porsi. Con la stessa certezza, state sicuri che vi capiterà di incontrare anche sardi appartenenti a quello zoccolo duro di sottocultura e ignoranza che regolarmente esclameranno:
“Ajiiiioo e se non ti stava bene e che cosa ci se venuta a fare dalla Germania fino a qua. Non abbiamo bisogno di esempi da nessuno noi. A casa vostra dovete guardare mica qua..! A fora dae sa terra nostra turisti..!!!”











