Terapie intensive al 13% e numeri al limite: la Sardegna osservata speciale rischia ancora il giallo

L’isola ha puntato tutto sul turismo, nonostante la disastrosa situazione dei trasporti e ora vuole salvare gli ultimi scampoli di una stagione che ha registrato ovunque il tutto esaurito. Venerdì, come ogni settimana, il verdetto del governo.


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Terapie intensive occupate al 13% con 27 ricoveri (3 punti percentuali in più rispetto al 10% consentito per restare in bianco) e reparti Covid al 14% con 231 persone in reparto (un punto in meno rispetto al 15% fissato dal governo), e un’ incidenza dei casi intorno ai 150 ogni 100mila persone a fronte del limite fissato a 50. Numeri chiari: la Sardegna “osservata speciale” ancora una volta rischia di finire in zona gialla, finora evitata solo grazie a una manciata di posti letto rimasti liberi nei reparti Covid di nuovo saturi. Anche quella che si apre oggi sarà una settimana cruciale per l’isola, che ancora una volta spera di evitare il declassamento soprattutto per poter sfruttare fino all’ultimo la stagione turistica che quest’anno ha fatto registrare il tutto esaurito. Con il passaggio in giallo non cambierebbe moltissimo, a parte l’obbligo delle mascherine all’aperto e qualche restrizione per i locali pubblici, ma sarebbe un brutto colpo all’immagine di un’isola che sul turismo, solo sul turismo nonostante la disastrosa situazione dei trasporti, ha puntato tutto: più volte gli addetti ai lavori hanno detto che per salvare la stagione e recuperare le perdite dell’anno scorso, è fondamentale lavorare a pieno ritmo anche a settembre e ottobre, mesi tradizionalmente appannaggio degli stranieri. Il responso come al solito è atteso per venerdì, ma a essere determinanti saranno i numeri, ancora preoccupanti, dei primi giorni della settimana. 


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