Tentanto di scassinare un bar nel quartiere San Benedetto a Cagliari, ma vengono sorpresi dalla Polizia. Nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, ulteriormente intensificati per rispondere alle esigenze dei cittadini che sempre più spesso si rivolgono alla Polizia di Stato per chiedere prevenzione e sicurezza, gli Agenti della Squadra Volante hanno tratto in arresto Stefano Carmelo Aquaro 33enne, pregiudicato e Mario Pili 43enne, pregiudicato, entrambi residenti a Quartu Sant’Elena, resisi responsabili del reato di tentato furto aggravato e denunciati in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.
Fondamentale è sempre la fattiva collaborazione della Volante 6 (il cittadino) che, anche in questo caso, ha segnalato al 113 i movimenti sospetti nei pressi di un bar.
L’episodio si è verificato intorno alle ore 01.25 odierne quando è giunta una segnalazione al 113 da parte di un cittadino che aveva notato, nella via Sant’Alenixedda, tre persone sospette che stavano cercando di forzare la saracinesca di un bar, utilizzando un oggetto simile a un “piede di porco”.
Un equipaggio ha raggiunto la via a piedi passando dalle gallerie “Ormus”, mentre l’altro si è immesso nella via Sant’Alenixedda accedendo dalla via Cocco Ortu.
Nel frangente uno dei due equipaggi ha notato due individui allontanarsi con passo celere verso la via Salaris, segnalandolo subito agli altri componenti, che sono riusciti ad individuare e fermare uno dei due soggetti (identificato poi per Aquaro Stefano Carmelo) che era in procinto di entrare nelle gallerie.
Dagli accertamenti effettuati è emerso che il bar in questione presentava quasi tutte le maglie della saracinesca tagliate. Proprio di fronte al bar, sullo stesso marciapiede, è stata rintracciata un’autovettura Peugeot 106 che presentava gli sportelli solo appoggiati e le chiavi di accensione inserite nel quadro.
Dopo pochi istanti, sempre nei pressi delle gallerie, gli Agenti hanno individuato un altro soggetto (identificato per Pili Mario) che era in possesso di una targa prova e della documentazione della Peugeot 106 attestante il trasferimento di proprietà in corso in suo favore, il tutto occultato sotto il giubbotto e tenuto fermo con un braccio che manteneva accostato al corpo.
La perquisizione sull’autovettura ha permesso di rinvenire, all’interno del cassetto porta oggetti, un portafoglio contenente la carta d’identità di Aquaro, sul tappeto poggia piedi del sedile passeggero tre cacciaviti di cui uno di grossa sezione e oltre 30 cm. di lunghezza mentre, all’interno del cofano, una cesoia da cantiere di oltre 60 cm. e un trapano a batteria con inserita una punta per il ferro.
La terza persona segnalata non è stata al momento rintracciata.










