Ha rimediato un taglio sulla fronte, frutto dell’urto contro lo spigolo del parasole del suo taxi, e qualche punto di sutura che gli hanno messo i medici del Santissima Trinità. Corrado Episcopo, 58 anni, guida il taxi dal 2003. Diciannove lunghi anni, sempre nelle strade di Cagliari piene di pericoli e di improvvisati piloti di Formula 1. Ieri il suo primo incidente: il suo taxi era l’ultima auto protagonista del tamponamento avvenuto in viale Marconi. I danni alla macchina non sono gravi, lui è stato dimesso dopo poche ore: “Non stavo certo correndo, ho avuto un attimo di distrazione e non sono riuscito ad evitare l’impatto con la terza automobile”, racconta Episcopo. E, se a livello fisico sta bene, è più che altro a livello morale che ha visto giorni migliori: “Purtroppo nessuno rispetta le distanze. Passo ovunque, in città, anche sull’Asse Mediano, e lì tutti vogliono arrivare prima degli altri. Lo spazio è quello che è”, prosegue Episcopo, “è impossibile passare tutti nello stesso punto e non avere incidenti”.
“In città, negli ultimi anni, guidare è diventato complicato e, in parte, pericoloso. Penso al nuovo viale Marconi, tutte le auto devono girare in via Goldoni, noi tassisti invece possiamo proseguire sulla corsia preferenziale”. Un cambio di corsia che arriva quasi all’improvviso, quindi: “E che porta problemi anche a noi. La sera e nelle ore centrali della mattina, soprattutto. Pochi rispettano i limiti di velocità”. E l’idea che, contro i cafoni alla guida, sia una sfida persa, per Corrado Episcopo, è rafforzata da un fatto: “A Cagliari ci sono già tanti attraversamenti pedonali rialzati e dossi. La responsabilità maggiore ce l’ha chi è al volante”.












