Trentamila cartelle per gli evasori cagliaritani. Che costano alle casse comunali circa 20 milioni di euro. Risorse preziose sottratte ai servizi per tutti i cittadini. E ora il Comune bussa alle porte dei furbetti del fisco. Sono stati inviati circa 13 mila avvisi di Imu per complessivi 16 milioni di euro e circa 7 mila avvisi Tasi (tassa vigente fino al 2019) per un valore di circa 2 milioni di euro.
Sono stati poi emessi 12 mila avvisi Tari nel 2021, ma riferiti al 2016, per oltre 2 milioni di euro. Di questi 12 mila circa mille sono relativi a contribuenti totalmente sconosciuti e, addirittura, 23 di questi hanno cumulato da soli la somma di 360 mila euro. Gli altri 11 mila sono relativi a dichiarazioni presentate dai contribuenti ma incomplete o infedeli oppure parziali o ritardi nei pagamenti.
Prosegue il recupero della Tari avviato col nuovo servizio di raccolta porta a porta. Nel 2019 le utenze domestiche erano 86 mila 377 e le non domestiche 12 mila 823. Nel 2020 le domestiche sono salite a 87 mila 296 e le non domestiche 14 mila 261. Un ulteriore incremento nel 2021 con le domestiche salite a 90 mila 637 e le non domestiche 14 mila 960.
“Questa non è una caccia, ma per noi è importante che si raggiunga un equilibrio e per acquisire risorse per incrementare i servizi”, dichiara l’assessore ai Tributi Andrea Floris, “nel momento in cui combattiamo l’evasione riusciamo a spalmare su tutti gli utenti una riduzione. Perché chi non paga danneggia quelli che pagano. E chi paga deve essere tutelato e deve avere i servizi all’altezza”.











