Una bolletta giudicata ancora “troppo alta”, anche se scesa da 480 a 411 euro nell’ultimo anno, soprattutto per il servizio di ritiro rifiuti, bollato come “scadente” da Silvia Orefice, Oss trentaquattrenne di Pirri. Vive in via Balilla, la donna, col marito e la madre, “in una casa di 170 metri quadri”. E, spesso e non volentieri, sono costretti a fare i salti mortali per liberarsi dalla spazzatura: “Ogni settimana capita che gli operatori si dimentichino di svuotare i mastelli: tre giorni fa l’umido, la settimana scorsa la carta, ma solo quella del mio civico. Per non parlare di quando devo ripulire il marciapiede dai miei stessi rifiuti perché l’operatore lancia il mastello, particolarità che si evince dalle varie rotture di coperchio e dei manici, e gli cade tutto sopra le auto in sosta”. L’ultima dimenticanza è avvenuta tre giorni fa: “Ho la fortuna di avere un terrazzo all’aperto, quindi sono costretta a lasciare lì la spazzatura non ritirata, sperando che la volta successiva la portino via”. Puzza e disagi, ovviamente, sono inclusi.
La Orefice racconta di aver contattato il numero verde della De Vizia: “Ho segnalato il problema, dopo qualche ora mi hanno svuotato il mastello. Ora, se il servizio fosse gratuito non mi lamenterei. Ma pagando circa 500 euro di Tari all’anno, non ci sto: capisco la carenza di personale, ma non si possono pagare così tanti soldi e accettare un servizio così scadente. E non penso di essere l’unica a vivere questi disagi”.













