Un furgoncino guasto. Rimasto all’imboccatura del corso Vittorio Emanuele II solo il tempo necessario alla ricarica della batteria. È la replica di Mondo Convenienza alle accuse formulate da Confesercenti “sul tappo” costituito da corner pubblicitario e mezzi dell’azienda che due settimane fa si sono sistemati all’ingresso del corso. Ecco la spiegazione:
“Nei giorni scorsi è accaduto che uno dei furgoncini utilizzati per rifornire di gadget il nostro corner promozionale gonfiabile, situato all’inizio del corso Vittorio Emanuele II, è stato bloccato da un problema alla batteria. Immediatamente, i nostri responsabili in loco hanno fatto intervenire un altro mezzo per effettuare le operazioni necessarie a rimuovere quello bloccato. Così è avvenuto nel giro del poco tempo necessario per risolvere il contrattempo.
Questi fatti – incontestabili e verificabili, come hanno fatto la polizia locale e altre forze deputate alla sicurezza, al rispetto delle norme e delle autorizzazioni di cui siamo in possesso e alla fruibilità della zona pedonale – sono stati riletti e raccontati alla stampa in maniera inesatta.
Secondo quello che riporta il sito d’informazione castedduonline.it, il presidente di Confesercenti Cagliari, Davide Marcello, sarebbe stato subissato di telefonate e segnalazioni da parte dei tesserati «per lamentarsi del “tappo” sia visivo che di circolazione pedonale creato da questa installazione pubblicitaria». Come riferito alla redazione dal rappresentante di categoria, «due furgoni fungevano da magazzino per gadgets e praticamente “bloccavano il flusso pedonale” nella parte iniziale del corso Vittorio Emanuele II».
Se sul ruolo della grande distribuzione e delle piccole realtà commerciali si può discutere e dissentire all’infinito, non è invece consentito travisare i fatti. Come attesta anche la fotografia fornita al sito locale di informazione, il cofano del furgoncino è sollevato proprio per effettuare un’accensione d’emergenza e spostare il prima possibile i mezzi dalla zona pedonale e trasferirli in un parcheggio a pagamento, come avviene sistematicamente dopo aver fornito lo stand espositivo regolarmente autorizzato e installato in maniera da non recare alcun impedimento ai pedoni o al passaggio dei mezzi di sicurezza!.
L’azienda si è detta disponibile ad avviare un costruttivo confronto sullo stato di salute del mercato del mobile, dell’economia locale, del ruolo della grande distribuzione e della micro, piccola e media impresa, rifiuta strumentalizzazioni che gettano discredito “su chi si è sempre comportato secondo le regole e da oltre trent’anni si batte per la “democratizzazione” del mercato del mobile e che, in una dimensione sempre più globalizzata e spersonalizzata, continua per la propria strada, lungo un percorso segnato da onestà, etica del lavoro e rispetto della persona”.











