Su Stangioni, i proprietari passano alle vie legali: scontro in Aula

Scano, Pd: “In tre anni c’è stata la volontà di insabbiare e rallentare il progetto”


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È bastata una breve comunicazione dell’assessore all’Urbanistica Paolo Frau per accendere gli animi in Aula. Il tema, già trattato dentro e fuori da Palazzo Bacaredda, è quello del progetto di Su Stangioni, rione ecosostenibile tra Mulinu Becciu e la 554 da tre anni al palo, esattamente dal 2011 quando fu approvato il progetto preliminare. Una questione che scotta e da sempre divide il centrosinistra. Oggi dure accuse in Consiglio comunale da parte del presidente della commissione Urbanistica ed esponente del Pd, Andrea Scano, contro alcuni colleghi di maggioranza e il sindaco Zedda che sull’argomento ha preferito non pronunciarsi in Aula. Intanto i proprietari passano alle vie legali e diffidano i consiglieri comunali.

 “In passato ci sono stati troppi slogan elettorali per accaparrarsi voti e il consenso di consiglieri – ha sottolineato Scano  – troppe cose non tornano: dal 2011 ad oggi c’è chi ha voluto insabbiare il progetto e preferito non dare seguito alla delibera. Ci dobbiamo confrontare e trovare una soluzione, anche se tutti gli approfondimenti si sarebbero potuti fare tre anni fa”. L’argomento è approdato tra i banchi del Consiglio comunale per via di un’ordinanza del Tar, emessa a giugno, con cui in sostanza si sospende il provvedimento del dirigente competente perché si ritiene che sul progetto deve pronunciarsi l’assemblea civica. Pressing anche da parte dei proprietari delle aree di Su Stangioni con una diffida inviata a tutti i consiglieri comunali e il presidente del Consiglio: in sostanza si chiede di approvare il progetto, in caso contrario verranno ritenuti responsabile per i danni patiti.

Necessario l’adeguamento del Puc al Ppr e la classificazione di quei terreni come interclusi o contigui al tessuto urbano. “Gli uffici sono a lavoro – ha precisato l’assessore Frau – si stanno facendo tutte le verifiche affinché vengano dati dei pareri definitivi su quei terreni e si giunga a una soluzione”. “Con questo progetto, così come la pratica di San Lorenzo, si stanno raggiungendo dei tempi non più sostenibili – ha detto il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Farris  – E’ arrivato il tempo di dare diritto a chi di quel diritto è titolare”. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Ninni Depau. “Ci sono diversi interessi in campo, è giusto che arrivi al più presto una proposta da parte degli uffici e il Consiglio si pronunci: il progetto merita una risposta”.


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