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Sulla piattaforma tedesca di E-Bay sono in vendita, come se fosse la cosa più normale della Terra, confezioni di sabbia prelevata da varie spiagge della Sardegna. Cala Goloritzè, Porto Pollo, Mari Ermi, Foxi Lioni, Putzu Idu, spiagge saccheggiate daturisti-lanzichenecchi che mai si sarebbero sognati di far cosa simile a casa loro.
Lo denuncia il gruppo di intervneto giuridico con una nota: “Per fortuna sono tanti gli stranieri che apprezzano e amano la Sardegna e proprio una di loro ha provveduto a segnalare l’illecito commercio. Sì, illecito, perché si tratta di furto aggravato ai danni dello Stato, in quanto la sabbia fa parte del demanio marittimo (, chi acquista è responsabile di ricettazione o, quantomeno, di incauto acquisto ( mentre chi favorisce tale illecito (la piattaforma tedesca E-Bay, per esempio), potrebbe rispondere di concorso nel reato.Danno ambientale e reati vari oltre che becero vandalismo cafone, questa è la realtà dei pretesi souvenir rubati alle spiagge sarde.”
L’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha provveduto a segnalare la vendita illecita al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e ai Prefetti isolani con la richiesta dell’individuazione dei responsabili sia ai fini delle sanzioni penali sia per l’eventuale emanazione a loro carico di provvedimenti che ne impediscano il ritorno in Sardegna almeno per dieci anni.