Su Bandidori (il banditore) un antico mestiere scomparso ormai da diversi paesi della Sardegna. Tempo fa, sino agli anni ’70, in molti paesi sardi si poteva ascoltare il richiamo di questo curioso personaggio che, in genere, divulgava le ordinanze del Sindaco, oppure diffondeva comunicati pubblicitari per la vendita o l’acquisto di merci. Era quindi frequente trovare per strada su bandidori che, con lo squillo della sua trombetta, attirava l’attenzione della gente, per poi annunciare la vendita di carne o pesce in “sa panga” (macelleria o pescheria). In effetti, fino agli inizi del ‘900 una grande percentuale della popolazione era analfabeta, quindi non erano in grado di leggere né ordinanze né manifesti; ed è per questo motivo che fino alla fine degli anni ’60-70 le Amministrazioni comunali si servivano de su bandidori per comunicare ai cittadini eventi, ordinanze e notizie riguardanti l’attività Municipale. Su bandidori, tra l’altro, oltre a proclamare bandi pubblici e ordinanze, pubblicizzava alla popolazione la merce che i negozianti mettevano in vendita. Su bandidori in pratica equivaleva al giornale di oggi o al notiziario per chi ascolta le radio locali, insomma il giornale radio del paese. Durante la sua attività girava per le strade paesane, con la sua trombetta, e comunicava con le persone che volevano sentire le novità del paese. Cominciava dalla periferia, dove poi risaliva percorrendo le strade più trafficate del paese e si appostava nei punti prestabiliti, fino a quando, verso mezzogiorno, si avviava con la sua trombetta sotto braccio verso il Municipio per rendere conto del lavoro svolto e attendere magari nuove disposizioni per il giorno successivo. In alcuni paesi della Sardegna, in particolare a Vallermosa e Decimoputzu, la figura de “Su Bandidori” esiste ancora. ROBY COLLU













