“A mia madre che ci ha creduto prima che ci credessi io, a mio padre, l’amore più grande della mia vita”. Non si sa cosa sia successo questa mattina alle 6,30 se non che Roberto Gleboni, operaio Forestas 52enne, ha ucciso la moglie Giusi Massetti, casalinga 43enne e la figlia Martina, laureata in Giurisprudenza e praticante al tribunale di Nuoro.
Prima di rivolgere l’arma contro se stesso, da quello che emerge, ha sparato anche agli altri due figli, al vicino di casa e alla madre. Dalle prime ore del mattino i residenti di via Icnusa, luogo della strage dove hanno perso la vita le donne, sono stati allarmati dal suono delle sirene di carabinieri, polizia e ambulanze che sfrecciavano per le vie del centro abitato. Un rumore talmente assordante che ha richiamato l’attenzione di tutti: poco dopo, le prime sommarie informazioni, trapelate a bassa voce, talmente grande lo sconcerto. “Una strage”: così è stata subito definita. Un altro femminicidio, l’ennesimo, e si è subito riaperto il dibattito per la violenza che si consuma dentro le mura di casa.













