Stop alla musica live e alla dance sul litorale quartese? Tutto come prima, dopo il dietro front clamoroso del sindaco di Quartu, Stefano Delunas che ha ufficialmente annullato l’ordinanza (la numero 42, datata 9/06/2017) decretando così il “nuovo” via libera alla movida al Poetto.
DANCE E LIVE SUL LITORALE. Motivo? Sostanzialmente si tratta di un “intoppo burocratico, incongruenze sul documento”: senza l’ok del segretario generale del municipio di via Eligio Porcu (il quale ha rilevato in sostanza qualche formalità di procedura non proprio consona), il documento è illegittimo e si rischiava una valanga di ricorsi dei concessionari. Ora via libera fino alle sei del mattino.
VIA LIBERA MA RISPETTANDO I REGOLAMENTI. “Situazioni formali” che fondamentalmente si verificano, ma la buona notizia per ora è il fatto che i gestori e i titolari delle concessioni di chioschi e stabilimenti non dovranno temere i consueti blitz di Amministrativa e forze dell’ordine, fatto salvo ovviamente per irregolarità perseguibili in materia che prescindono dal documento-ordinanza che per ora è diventato carta straccia. Ok dunque alla musica live, alla dance dalla consolle, senza però trasgredire a norme e leggi che esistono da sempre: locali, chioschi e stabilimenti dovranno comunque essere in regola con autorizzazioni specifiche per l’attività di ballo o serate danzanti, in assenza di ciò saranno perseguibili penalmente.
DAL MUNICIPIO. L’ordinanza per la regolamentazione degli orari per la musica nelle concessioni demaniali del Poetto è stata annullata. Una decisione, quella del Sindaco Delunas, che arriva in seguito al parere negativo espresso dal Segretario Generale Paola Lai, alla quale lo stesso Primo Cittadino aveva chiesto di esprimersi in merito. Pochi giorni dopo la firma dell’ordinanza che regolamentava le serate al Poetto, strutturata con riferimenti al quadro normativo nazionale e regionale, e lunga ben dodici pagine, il Sindaco in autotutela l’ha annullata. Principi di non conformità al piano anticorruzione: questo il problema evidenziato dal Segretario Generale e quindi causa dell’annullamento.
LE VERIFICHE. L’ordinanza firmata con urgenza lo scorso 9 giugno dal Sindaco non era infatti ancora stata verificata dal Segretario Generale dottoressa Paola Lai, responsabile per il Comune del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT). Allo stesso massimo dirigente dell’Ente, in quei giorni assente da lavoro, è stato poi chiesto un parere sul contenuto della stessa. Recepita la nota, il Segretario Generale ha eccepito alcuni profili non aderenti nell’ordinanza su indicata, in particolare sull’assenza di istruttoria, ai sensi della L. 241/90, e la violazione del procedimento relativo alla sua adozione, come indicato nel PTPCT 2017/2019.
Il PTPCT vigente infatti, nella sezione ‘Mappatura dei processi e valutazione dei rischi’, sottosezione ‘Meccanismi di controllo delle decisioni”, nel dettaglio chiarisce che “per gli atti amministrativi di competenza degli organi politici (ordinanze e decreti del Sindaco), in ragione della non coincidenza tra il soggetto che emana l’atto e il soggetto competente in ordine all’istruttoria dell’atto stesso, vige l’obbligo di redigere una relazione istruttoria che dovrà concludersi con l’emissione del parere di regolarità tecnica”. In sostanza l’ordinanza deve prima essere corroborata dai dirigenti. Nel caso specifico occorre la relazione di due dirigenti: quello che coordina le Attività Produttive e il Comandante della Polizia Locale. Solo dopo la formalizzazione di questa atti il Sindaco potrà firmare una nuova ordinanza.
La volontà di quest’Amministrazione di rispettare la legge in ogni dettaglio costringe a fare un passo indietro e annullare l’ordinanza. La stessa Amministrazione resta comunque contraria a qualsivoglia applicazione elusiva che pregiudichi l’interesse generale alla salvaguardia dell’ambiente, della pubblica sicurezza, della libera concorrenza, dello sviluppo economico e sociale della collettività, della quiete pubblica. E resta anche a disposizione per avviare ogni opportuna forma di collaborazione con i soggetti che agiscono nel rispetto della legge, nonché della promozione di forme di cooperazione tra gli stessi, nell’ottica di una leale interlocuzione istituzionale avente come obiettivo finale lo studio e la predisposizione di iniziative volte allo sviluppo del litorale quartese.











