Stomizzato e infelice, oltre che preoccupato, da almeno sette mesi: Pierpaolo M, commerciante di trentasette anni di Cagliari, convive all’altezza della pancia con la classica sacca per i bisogni. Il suo incubo inizia durante un’operazione abbastanza semplice, di appendicite, al Santissima Trinità: “Sotto i ferri i medici hanno scoperto una diverticolite, quindi mi hanno operato e, successivamente, stomizzato. Sarei dovuto tornare in sala ad agosto ma mi hanno bloccato, spiegandomi che c’è un solo centro medico per tutto il sud Sardegna”. Distanze troppo lunghe per un 37enne, Pierpaolo M. che, un’ora sì e l’altra no, si contorce dai dolori e che cerca di lenirli ingurgitanto vari medicinali. Il piatto piange: “I medici, pochi giorni fa, mi hanno detto che ci sarà un posto anche per me, ma dopo un anno. E come me ci sono anche tanti altri malati che soffrono quotidianamente”. L’Asl8 gli passa panni per vestirsi e lavarsi, e lui ringrazia.
“Sono una partita Iva, vuol dire che devo tenere certi margini di guadagni con la mia società food. Dovrò cercarmi altro da fare, nel frattempo. Continuo a sperare che, quanto prima, i medici posano nuovamente operarmi e rinchiuedere il “buco” , lavorare e vivere in libertà sono i miei diritti”.










