Stefania, dimessa alle 5 del mattino dal pronto soccorso: “Delusa non dai medici, ma dai politici che spendono e fanno tagli alla sanità”. Una notte di ordinaria ma incredibile odissea raccontata da una donna cagliaritana: “Non ce l’ho con i medici che si sono presi cura di me con competenza e molta pazienza. Non ce l’ho con gli infermieri gentili e disponibili. Ce l’ho con una politica che fa pena, che fa tagli alla sanità, riduce il personale medico ovunque e in particolare in una struttura come il Brotzu dove in dieci ore di attesa ho visto passare i casi più disperati. Le ambulanze e l’elisoccorso trasportavano i malati in continuazione e tutti sulle spalle di un solo medico, una dottoressa, una donna piccola, ma di una forza spaventosa, la dottoressa Vanna Corda se non ricordo male, e dei pochi colleghi dei reparti specialistici.
Non c’è da indignarsi per la Ferragni. C’è da indignarsi per il nostro sistema sanitario. Ci stanno togliendo il terreno sotto i piedi e noi non riusciamo a fare nulla.
Ah dimenticavo!. Di cantanti famosi per capodanno non ne abbiamo bisogno. I milioni di euro destinati a Mengoni usateli per pagare i medici! Stiamo buttando via i soldi anche per un ennesimo inutile stadio di calcio… però va tutto bene…”, racconta nel suo post su Fb Stefania Cuccu. In quello che appare il pensiero comune di tanti sardi, quando si rivolono a una sanità pubblica sempre più sotto accusa e sempre meno efficiente.











