Villasimius, i carabinieri identificano e denunciano due ladri responsabili di spaccate e razzie predatorie. Al termine di articolate indagini dei carabinieri di Villasimius sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, per il reato di furto aggravato in concorso, due uomini che agivano in trasferta provenienti dall’area metropolitana di Cagliari.
Le attività di polizia giudiziaria sono scaturite da una serie di spaccate notturne avvenute tra la notte del 14 e 15 giugno 2022 nel centro della località turistica, che avevano spaventato i commercianti e gli abitanti del paese all’inizio della scorsa stagione turistica.
La visualizzazione delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino, acquisite in collaborazione con il comandante della Polizia locale del Comune di Villasimius, avevano fornito un primo punto di partenza per avviare le indagini. Inoltre i carabinieri avevano subito acquisito i filmati di tutta una serie di impianti privati per ricostruire i movimenti avvenuti in quelle ore notturne intorno alla zona teatro delle razzie. Contemporaneamente, nelle sedi degli esercizi commerciali colpite dai raid, i militari dell’Aliquota Operativa del Norm della Compagnia Carabinieri di San Vito avevano compiuto tutti i necessari rilievi tecnici e dattiloscopici. Gli investigatori hanno così ricostruito la scorribanda, individuando e identificando i due pregiudicati cagliaritani, rispettivamente di 39 e 41 anni, che agendo in trasferta, nella notte tra il 14 e 15 giugno 2022, si erano resi responsabili dei furti perpetrati nella via del Mare di Villasimius ai danni degli esercizi commerciali Ristorante “Doppio Malto”, Macelleria “Didu Virgilio & c.s.a.s” e al negozio di prodotti tipici “Cimada s.r.l.s.”, dove gli incursori di quelle notti, dopo aver forzato, danneggiandole, le porte d’ingresso delle citate attività avevano sottratto i contanti presenti nelle casse contabili quali fondo cassa per poi ripartire alla volta di Cagliari. Nella definizione delle responsabilità molto merito è da attribuirsi agli accertamenti tecnici biologici e dattiloscopici compiuti dai carabinieri del Ris di Cagliari.











