Sos Lav Sardegna: “Divieto di catena per salvare i cani dalla catena”

LAV ritiene indispensabile che il divieto di detenzione dei cani a catena sia fatto proprio dalla legge regionale per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo della Regione Sardegna ed ha presentato alla Giunta Regionale una proposta di legge della quale auspica una celere approvazione allineando così la Sardegna alle altre regioni


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Anche quest’anno il fuoco devasta la Sardegna. Morti tra le fiamme senza la possibilità di fuggire perché prigionieri di una catena dalla quale era infattibile liberarsi. Scene che abbiamo bene impresse dalla devastazione di due anni fa nel Montiferru e che speravamo non si ripetessero più. LAV ritiene indispensabile che il divieto di detenzione dei cani a catena sia fatto proprio dalla legge regionale per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo della Regione Sardegna ed ha presentato alla Giunta Regionale una proposta di legge della quale auspica una celere approvazione allineando così la Sardegna ad Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia, Umbria, Veneto e Toscana che ne hanno vietato l’uso dimostrando attenzione verso una pratica che costringe gli animali all’isolamento e a una vita di sofferenze. Sempre lì legati in una prigione senza pareti. LAV chiede ai Sindaci che emanino da subito un’Ordinanza di divieto di detenzione a catena, un gesto di civiltà tanto più necessario nelle situazioni di pericolo nelle quali si trovano gli animali travolti dalla ricorrente catastrofe che provoca danni immensi al territorio e ai suoi abitanti umani e non umani. “L’uso della catena oltre a impedire agli animali di mettersi in salvo nel caso di calamità e incendi, compromette in ogni caso la libertà di movimento degli animali con grave danno e pericolo per la loro salute anche psichica e per la loro vita. Il cane è, infatti, un animale altamente sociale e si realizza pienamente solo quando è parte di un gruppo. Ma legato alla catena ne è escluso e costretto a una vita innaturale poiché non può esprimere la sua relazionalità e socievolezza. Abbiamo già inviato a diversi sindaci una proposta di Ordinanza che potranno da subito adottare. Il divieto di detenere i cani alla catena è peraltro previsto dalla proposta di Regolamento per la Tutela degli Animali frutto di un accordo tra ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente di cui la Lav fa parte. ”


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