Contributi pubblici ad Alitalia e compagnie aeree, Tar: “Regione mostri le carte”. I giudici amministrativi danno torto agli uffici regionali. Nel mirino anche i denari pubblici finiti nella casse della compagnia nazionale. La Peoplefly, una piccola società cagliaritana, aveva chiesto alla Regione l’accesso agli atti per capire quanto e attraverso quali modalità, sono stati erogati i fondi del 2016. Dalla Ras hanno indicato un link web che avrebbe soddisfatto tutte le curiosità. Ma la ditta del capoluogo dal link non è arrivata a nulla di preciso. Così è scattato il ricorso al Tar che ha dato ragione alla Peoplefly e torto alla Regione. Che ora dovrà mostrare le carte.
La storia. L’1 settembre 2016 venne pubblicato nella prima pagina del quotidiano L’Unione Sarda un articolo dal titolo “Patto segreto con Alitalia – Dalla Regione 1,6 milioni per l’aumento dei voli estivi”, dove si ipotizzava l’esistenza di un accordo riservato tra Alitalia e la Regione Sardegna, con cui quest’ultima si sarebbe impegnata a corrispondere alla prima corrispettivi economici per lo svolgimento di servizi aerei, tali da incidere illegittimamente sulla libera concorrenza nel relativo settore di riferimento.
A seguito di tale notizia, il 23 dicembre 2016 la Peoplefly ha inviato alla Regione Sardegna un’istanza di accesso a tutti gli atti amministrativi relativi all’erogazione di fondi regionali, nel corso del 2016, in favore di società private attive nel settore del trasporto aereo, compresi l’eventuale accordo stipulato con Alitalia e il conseguente esborso in favore di quest’ultima. La società evidenziava il proprio interesse a contestare “aiuti di Stato” capaci di determinare o consolidare illegittimamente una “posizione dominante” delle imprese beneficiarie a discapito degli altri operatori del settore, specie se di minori dimensioni.
Ma all’istanza di accesso il direttore del competente Servizio regionale dice no il 14 febbraio scorso e chiarisce nero su bianco le proprie ragioni: l’affidamento cioè con gara pubblica di alcune rotte aeree “da e per la Sardegna assoggettate a regime di servizio pubblico e tra queste le rotte su Alghero e Cagliari affidate ad Alitalia)” e che a causa della successiva crescita della domanda su tali rotte (particolarmente nel periodo estivo), l’originaria programmazione era risultata insufficiente, per cui la Regione ha ritenuto indispensabile “un intervento straordinario, di tipo strutturale, con l’obiettivo di soddisfare pienamente la domanda e il diritto alla mobilità dei passeggeri in entrata e in uscita dall’aeroporto di Cagliari verso gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate” e, a tal fine, ha stipulato appositi “atti aggiuntivi alle relative originarie convenzioni stipulate con Alitalia per le suddette rotte”, sottoposti, sul piano del regime economico, “alle medesime regole del contratto principale”; la convenzione originaria e gli atti aggiuntivi “sono stati pubblicati, secondo la normativa vigente, nella sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale della Regione…”, accessibile a uno specificato indirizzo internet.
Il link. Purtroppo però, sostiene la Peoplefly dal linkweb citato dalla Regione è possibile accedere soltanto a un “riepilogo di atti, contratti, aggiudicazioni di ogni genere, sommariamente elencati nelle relative tabelle formanti un elaborato di oltre 50 pagine; non si reperisce ivi né il testo delle delibere né il testo degli atti; non è neppure semplice -al contrario di quanto imposto dalla normativa vigente- individuare ed accedere ai singoli atti e provvedimenti per i quali si è richiesto in modo specifico l’accesso”.
Il Tar. La società fa ricorso al Tar sostenendo che pur a fronte di una richiesta di accesso munita di tutti i presupposti di legge la Regione si sia trincerata in una risposta sostanzialmente elusiva, anche considerato che nel link web indicato non sarebbe stato possibile consultare in modo ordinato e intellegibile la documentazione richiesta. Al ricorso si oppongono sia Regione che Alitalia. E pochi giorni fa il pronunciamento dei giudici amministrativi che hanno dato ragione all’azienda cagliaritana e ordinato alla Regione Sardegna di concedere alla Peoplefly “visione e copia di tutti gli atti amministrativi aventi a oggetto l’erogazione, da parte della stessa Regione Sardegna nel corso del 2016, di contributi pubblici, in qualunque forma, intervenuti in favore di società private operanti nel settore del trasporto aereo, ivi compresi un eventuale accordo all’uopo stipulato con l’Alitalia e i conseguenti atti di erogazione in favore della stessa”.












