Tra via Bellavista e via Is Mitzas, nelle campagne di Sinnai, c’è chi dal 2007 attende calcestruzzo, mattoni e case. Sono i 55 proprietari della lottizzazione “Pinnoni”, una lunga storia fatta di nuove richieste di documenti e rimpalli li ha portati, nel 2024, a continuare a pagare l’Imu per dei terreni che sono agricoli ma che sono già segnati come edificabili. Una bella beffa: nelle carte c’è già la divisione dei metri quadri di tutte le case, con tanto di nomi e cognomi dei proprietari. Ma la pratica è ancora bloccata, al contrario dei tanti soldi che ogni anno “viaggiano” dai portafogli dei mancati residenti alle casse comunali. A farsi portavoce del disagio collettivo è Simone Pisu, uno dei lottizzanti: “Nel 2007 è stato approvato il Puc e la lottizzazione ‘Pinnoni’ è stata segnata come lottizzabile. Invece stiamo ancora pagando l’Imu per dei terreni che sono terreni, solo io pago più di 1000 euro all’anno per una superficie di 3780 metri quadri di cui, poi tolte le spese tecniche e quello che prende il Comune per strade ed edilizia popolare, restano 3 lotti da 390 metri quadri, ragione per cui ora come ora stiamo pagando l’Imu anche del terreno che poi andrà al Comune. L’ingegnere incaricato ha presentato diverse modifiche che sono state bocciate e nell’ultima riunione ha detto che non si spiega perchè continuino a non mandarlo avanti, visto che il suo progetto era perfetto sin dall’inizio”.
“Ora, a detta dell’ingegnere pare che abbiano risposto che ,siccome il comparto non è ancora intercluso, occorre attivare la cosiddetta procedura d’intesa prevista dalla normativa regionale. Dalle ultime fonti pare che il Comune abbia ricevuto oltre 10 milioni dal Pnrr e tra le varie opere non si parla di lottizzazione”.









