La denuncia arriva da Gianfranco Angioni USB Sanità: “Dopo le diverse segnalazioni che sono pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale in riferimento ai carichi di lavoro eccessivi con il conseguente stress da lavoro correlato, prontamente abbiamo ritenuto indispensabile sollecitare la Direzione Generale e i vari vertici aziendali, a predisporre un progetto di supporto psicologico e medico.
Bisogna trovare delle soluzioni urgenti, per questo è indispensabile un cronoprogramma e una sorveglianza da parte della medicina del lavoro .I lavoratori e le lavoratrici meritano di
svolgere le proprie attività in sicurezza e con il personale adeguato. Non sono certamente tollerabili le ripercussioni negative sulla sfera psicofisica e sociale”.
Ma cosa sta succedendo davvero nell’ospedale più grande della Sardegna? Continua il sindacalista Angioni: “Purtroppo le problematiche da risolvere oltre ad essere preoccupanti sono ancora numerose. Una tra le tante portate all’attenzione dall’USB in numerosissime circostanze è l’approvvigionamento delle sacche di sangue per i pazienti ricoverati presso le unità operative del Presidio Ospedaliero San Michele.
Spiega il sindacalista, Durante le giornate di pioggia o quando non è funzionante la posta pneumatica, gli OSS e gli operatori tecnici devono recarsi al ritiro presso uno stabile separato. Di conseguenza sono reali i rischi di infortunio durante il tragitto. Non ultimo, quello avvenuto alcuni giorni fa ad una OSS, in servizio presso la medicina generale:
questi accadimenti non devono più accadere. È indispensabile costituire un gruppo operativo per il trasporto del sangue, e valutare l’opportunità di reinserire il centro trasfusionale all’interno del Presidio Ospedaliero.
Continua Angioni, “non tutto comunque è da contestare, abbiamo accolto con soddisfazione , anche alla luce delle nostre continue richieste, che l’amministrazione ha attivato le procedure di stabilizzazione per i precari Covid, e la ridefinizione del nuovo piano del fabbisogno del personale per il triennio 2023/24/25 , che vede incrementare nella dotazione organica i posti di Infermieri e OSS. Siamo fiduciosi che venga accolta la nostra proposta per attivare le procedure delle progressioni verticali e orizzontali. Inoltre è stata chiesta dalla nostra Organizzazione Sindacale la verifica sulla ripartizione del pagamento della produttività, considerato che numerosi operatori ci hanno segnalato che non hanno ricevuto il pagamento”.
Per l’USB Sanità rimane prioritaria la tutela economica e della sicurezza degli Infermieri, degli OSS e di tutte le figure professionali sanitarie, tecniche e amministrative che quotidianamente e sempre più numerose si rivolgono a noi.
Conclude Angioni, continueremo a sollecitare l’amministrazione affinché a sua volta continui a ricercare con immediatezza le soluzioni alle diverse problematiche da noi rappresentate. A tutela dei pazienti, rimane per noi urgentissimo un percorso celere per l’abbattimento delle liste d’attesa. Nel frattempo attendiamo il report dei dati richiesti, riferiti alla valutazione dei rischi per lo Stress da Lavoro Correlato.













