La movida cagliaritana è troppo differente dal resto d’Europa. Gli orari, la scelta del genere di serate, le esigenze del pubblico hanno cambiato il volto della movida isolana. “L’avvento dei social-media ad ogni livello ha influito in modo notevole nelle strategie di marketing del mondo della notte ma anche sulle conoscenze del pubblico oramai sempre più preparato in materia musicale, modaiola e sociale”. Ne è convinto Simone Deiana, organizzatore di eventi.
La città di Cagliari è stata caratterizzata sino a poco tempo fa dai soliti appuntamenti, quelli che avevano uno storico nel corso del tempo, strutture decennali, e organizzazioni più o meno datate. Ora la città ha cambiato volto: “Vuoi per una esigenza sempre più attenta nella ricerca del nuovo e del particolare, vuoi per una situazione economica che ci tocca in un modo o nell’altro, vuoi per le scelte (quasi moderne) dei gestori – continua Deiana – certamente ci mancano tante cose e l’insularità influisce indubbiamente, come non pensare alle stagioni calde oramai sempre più lunghe, con riflessi sulla gestione delle strutture decisamente più lunghe. Però allo stesso tempo siamo una popolazione troppo piccola, pur anche considerando le zone limitrofe intorno alla città e ancora non siamo pronti per gestire nel modo adeguato i flussi turistici così come avviene nelle grandi località turistiche nazionali ed internazionali. Nel frattempo però posso dirvi che sono allo studio diversi progetti per regalare nuovi format e nuove proposte di intrattenimento ad un pubblico esigente e con sana voglia di divertimento!”, conclude Deiana











