Gay.it: “Angioni contro gli omosessuali”. Lui smentisce: è falso

Il senatore sardo risponde alle accuse del sito Gay.it che intanto pubblica la foto dei politici “malpancisti” nei confronti degli omosessuali


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 Il sito Gay.it, con una notizia ripresa da diversi mezzi di comunicazione, accende l’attenzione su una trentina i senatori “malpancisti” del PD contrari alla cosiddetta “stepchild adoption”, compreso tra gli altri il sardo Ignazio Angioni. Una notizia che, secondo Angioni “non corrisponde però al vero”. La smentita, affidata a una nota stampa, ha tutta l’aria di un messaggio a non fraintendere e strumentalizzare l’argomento. Ricostruiamo quanto accaduto. Al termine di una riunione che si sarebbe svolta in Senato, che il sito Gay.it ha asserito “si è conclusa molto male”, è stata divulgata dal medesimo network la notizia  sui “malpancisti” del Partito Democratico, con tanto di fotografia dei “contrari”, che sarebbero andati “al muro contro muro, dentro il PD, con tutti i rischi” di riuscire ad avere i numeri in Senato per approvare il Disegno di Legge di regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Documento promosso dalla senatrice Cirinnà. 
“Da una vita – precisa Angioni – cerco di dare il mio contributo per combattere le discriminazioni di qualsiasi natura ancora troppo presenti nel nostro Paese. Mi sembra quindi un pò avvilente esser costretto a smentire la notizia diffusa secondo la quale io farei parte di un gruppo di senatori malpancisti del PD sul DDL Cirinnà, in particolare su quella parte che riconosce la stepchild adoption”.  In realtà, aggiunge il senatore nella nota stampa appena diramata, “confesso di aver avuto qualche perplessità iniziale ma per ragioni opposte a quelle espresse nell’articolo. Inizialmente ritenevo sbagliato in questa materia qualunque compromesso, perchè ero e resto favorevole al riconoscimento del diritto al matrimonio senza discriminazioni fondate sugli orientamenti sessuali dei coniugi. Oggi però sono profondamente convinto che il decreto legislativo Cirinnà, sia l’unica proposta che può davvero permettere alla nostra società di fare un passo importante in avanti”. Insomma, per
Angioni, “porre problemi a quel testo vorrebbe dire riniziare da capo, cioè ancora una volta non fare nulla. Sono anche convinto che la stepchild rappresenti innanzitutto il riconoscimento dei diritti del bambino all’affettività all’interno delle famiglie che vorranno costituirsi con la nuova legge. Ecco perché convintamente voterò il testo Cirinnà”. Da qui la richiesta dell’esponete Pd ad una “correttezza d’informazione, anche per evitare speculazioni e strumentalizzazioni da parte di chi persegue l’obbiettivo di far saltare la riforma appena illustrata”.
 
Marcello Polastri 


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