Silvio di Cagliari, operaio precario a 61 anni: “Futuro da fantasma anche grazie a Mattarella”

Una moglie, un figlio, e decenni di contratti a tempo in varie cooperative. Silvio Maccioni guarda da lontano l’arrivo del presidente della Repubblica: “Sul lavoro sta facendo pochissimo. Siamo come fantasmi, oggi ci siamo e domani no”. GUARDATE il video con il duro sfogo dell’operaio


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Si è trovato “per caso” ad assistere all’arrivo in pompa magna del presidente della Repubblica. Oltre le transenne, tra la cinquantina di cagliaritani incuriositi dalla visita di Sergio Mattarella, c’era anche lui, Silvio Maccioni. Nel suo caso, curiosità pari a zero, vince la rabbia: “Da ventuno anni sopravvivo con contratti a termine, uno dopo l’altro. Faccio l’operaio in una cooperativa che lavora nelle scuole, ho una moglie e un figlio”.

È precario da una vita, signor Silvio. “Oggi ci sei e domani non ci sei, come si può tirare avanti così? Lo sbaglio è aver accettato che nel lavoro possano tenerti precario”. E Mattarella? “Ha le sue colpe, è responsabile di questo disastro visto che è il Capo dello Stato. La Sardegna è una terra di disoccupati, a tutte le età. Io sono messo molto male”, afferma, mentre osserva senza nessun entusiasmo le maxi finestre del Consiglio regionale dove, dentro, Mattarella partecipa all’anniversario dello Statuto sardo. “Non so neanche per chi votare il 4 marzo prossimo, tanto so già che non cambierà nulla”.


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