“Ho affrontato l’inferno, ho dato la mano al diavolo ma sono tornata sulla Terra”. Inizia così la lettera di Silvia Cabras, 36enne di Sestu. È lei ad aver organizzato la marcia contro l’endometriosi in programma a Cagliari sabato 30 marzo al Poetto. Il suo calvario con la malattia inizia due anni fa, tra dolori e, purtroppo, incomprensioni. “Ogni settimana faccio controlli negli ospedali, sono stata anche a Verona”. Racconta di essere andata da un ginecologo che le ha dato la triste notizia: “È endometriosi”. La Cabras non capisce subito: “Io che dall’età di nove anni ho avuto le mestruazioni piú dolorose di tutti, io che dopo 7 aborti non sono mai riusciti a capire cosa avessi. Io che sono rimasta incinta per miracolo. Io, dopo svariati blocchi intestinali e ricoveri, avevo trovato un nome al mio male”.
“Sono stata operata d’urgenza a Cagliari. Qualcuno mi diceva che ero pazza, che i dolori erano nella mia testa”. Ma così non sarebbe stato, giura la 36enne. Altre visite, altri interventi, sino ad arrivare ai giorni nostri: “Sono a Verona, devo fare terapia in un centro specializzato e ho chiesto un prestito perchè non ho soldi. La bestia è tornata nonostante sia senza utero e con due belle e grosse cisti nelle ovaie. Domenica dieci marzo ho partecipato alla Solowomenrun a Cagliari. Il 30 non potrò essere a Roma per tanti motivi perciò sto raccogliendo adesioni per incontrarci tutte insieme a Cagliari. Non vedo l’ora di indossare la mia maglietta gialla e percorrere il lungomare della mia bella città, urlando a tutti che l’endometriosi non mi avrà mai”.













