Siliqua, l’arte di arrangiarsi: la lavorazione delle palme

Il lavoro fisso purtroppo non c’è: Maurizio Pinna e Massimo Fadda tirano a campare con i lavori occasionali 


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Ecco la storia di due giovani di Siliqua: Maurizio Pinna (nella foto a sinistra) e Massimo Fadda (a destra) che di fronte alla crisi occupazionale che ha colpito in particolar modo il loro paese e l’intera Isola, vanno avanti svolgendo lavori occasionali. Consapevoli che il posto fisso è ormai un’utopia, non si scoraggiano. Si rimboccano le maniche e si dedicano ai lavori occasionali per poter campare onestamente. Di lasciare il loro paese per cercare lavoro altrove non ci pensano proprio, in quanto sono molto legati al loro paese. Anzi, sfruttano proprio i prodotti che il territorio è in grado di offrire per tirare avanti. Maurizio Pinna, 42 enne, è originario di Guspini, si è sposato con una siliquese e da oltre vent’anni si è stabilito a Siliqua. Non avendo un lavoro fisso, cerca di darsi da fare svolgendo lavori occasionali. In genere lavora nel settore edile come intonachino. Ma quando questo scarseggia, aiuta il suocero in pizzeria. Oppure, come sta facendo in questo periodo prepara e vende le palme intrecciate. In genere, con un suo amico riesce a preparare in una settimana circa 800 palme. Domenica mattina saranno in piazza Sant’Anna, dove si svolgerà  la benedizione delle palme, dove sperano di riuscire a venderle tutte. In genere, quelle che non vendono le regalano. Anche Massimo Fadda, 28enne, amico e “socio” di Maurizio, in mancanza di un lavoro stabile si dà un gran da fare con l’arte di arrangiarsi. Anche lui principalmente svolge il lavoro di intonachino, ma quando questo viene a mancare si dedica ad altri lavoretti, sfruttando le risorse che la nostra campagna è in grado di offrire: lumache, cardi selvatici, funghi, asparagi e in questo periodo la preparazione delle palme intrecciate.  


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