Lamentele dei cittadini siliquesi che segnalano la presenza nelle strade del paese di un numero consistente di cani randagi. Un fenomeno che costituisce pericolo per le persone, infatti, spesso gli animali invadono le strade di periferia incutendo paura e a volte inseguendo o ringhiando chi si trova a passare da quelle parti a piedi o in bicicletta. Tra l’altro, alcuni residenti lamentano che a volte i cani tagliano le buste della differenziata e spargono la spazzatura per strada. In genere, gruppi di cani di piccola e media taglia girano frequentemente per le vie del paese, soprattutto nelle strade di periferia, tra cui lungo la strada che conduce ai ruderi della chiesetta di San Marco. Luoghi abitualmente frequentati da podisti e da persone che vanno a camminare o a portare a passeggio il proprio cane. Non pochi podisti ignari, quando si trovano a passare da quelle parti se la vedono brutta, perché si trovano a volte circondati da questi cani che abbaiano minacciosamente costringendoli a scappare con una corsa affannosa o a tornare indietro, se li avvistano da lontano.
Il randagismo, si sa, è un fenomeno che ha messo in difficoltà diverse amministrazioni comunali, costrette all’adozione di provvedimenti e all’impiego di risorse non certo irrilevanti. Il problema è serio, i cani randagi sono tanti e stanno quindi creando qualche problema. Ma come si può risolvere il problema del randagismo? Gli animalisti sostengono che per arginare il fenomeno sarebbe opportuno prendersi cura degli animali randagi, trovare cioè qualche persona disposta ad accoglierli nella propria casa. Cosa però facile a dirsi, ma non atrettanto facile da fare. Tra l’altro, le istituzioni non intervengono per mancanza di fondi. I rifugi oltretutto sono ormai al collasso. Al momento, quindi, solo l’adozione potrebbe rappresentare l’intervento più concreto ed efficace per risolvere il problema del randagismo. Anche se, nel Comune di Siliqua, la situazione dei cani “in libera uscita” dovrebbe essere sotto controllo. Da alcuni anni, infatti, è stata istituita l’anagrafe canina e si è proceduto all’istallazione del micro-chip.












