Sì alla nuova sede di diabetologia in via Bizet a Quartu. L’ambulatorio del Brotzu è a un passo dalla chiusura, nonostante le feroci polemiche degli ultimi giorni. Anzi, stando a quanto riferito dal sindaco Graziano Milia, è molto più che una semplice ipotesi: “So che chiuderà. Parliamo di un servizio territoriale che impropriamente si trova all’interno di un ospedale”. Il Consiglio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno col quale l’amministrazione è pronta a chiudere l’accordo con l’Asl. Ed ecco i numeri, snocciolati da Milia: 12 medici, 17 infermieri compresa una coordinatrice, due Oss, un’ausiliaria e una dietista. “L’assistenza sarà garantita sia per i 1700 diabetici quartesi sia per i 4900 pazienti attualmente seguiti al Brotzu”. E non sono mancate le scintille, viste le recentissime polemiche legate al trasferimento dell’ambulatorio dal più grosso ospedale sardo a via Bizet, da parte dello stesso Milia: “Non è pensabile che l’80% dei servizi sanitari siano concentrati su Cagliari. C’è chi chiede come farà un diabetico di Mulinu Becciu a raggiungere Quartu, ma allora lo stesso discorso vale per un quartese che deve raggiungere il Brotzu. Si tratta di un servizio territoriale”, rimarca il primo cittadino, “con questa scelta l’Asl compie un’inversione di tendenza rispetto a quanto accadeva in passato”.
Il progetto ha incassato il via libera anche dai consiglieri della minoranza. C’è chi, come Michele Pisano di Fratelli d’Italia, ha ricordato che c’è anche un’esigenza legata ai parcheggi nella zona di via Bizet, “possiamo sfruttare quello di via della Musica per creare un collegamento rapido con un pulmino sino al nuovo ambulatorio di diabetologia” e chi, come Tonio Pani del Psd’Az, ha rimarcato l’emergenza che vivono “i tanti bimbi diabetici che frequentano le scuole di Quartu. Non c’è personale esperto che possa fargli l’insulina e i genitori sono spesso impossibilitati a raggiungere gli istituti scolastici durante la mattina perchè sono al lavoro”.










