L’ufficiale giudiziario ha bussato alla sua porta due settimane fa: “È stato estremamente sintetico, mi ha detto che avevo 15 giorni di tempo per liberare la casa”. Non una parola di più, ma quanto detto a Carmela Cadoni, 52enne di Quartu, cuoca in uno dei chioschi del Poetto, è bastato per farle crollare il mondo addosso. Niente più tetto, all’improvviso una vita da ricostruire quasi totalmente. E la ricerca di una casa diventa un’odissea senza fine: “Solo porte sbattute in faccia, appena dico che non ho un contratto indeterminato mi liquidano all’istante. Ma io un lavoro ce l’ho”, dice, sconsolata, la donna. “Posso pagare anche seicento euro di affitto, ho anche la garanzia degli assistenti sociali ma non basta”. Un piccolo passo indietro: la Cadoni aveva accumulato affitti non pagati per dodicimila euro, durante i tempi bui del Coronavirus: “Non lavoravo e non potevo pagare. Poi, però, mi sono risollevata e volevo dare tutti i soldi al padrone di casa, lui però è stato inflessibile e mi ha dato lo sfratto”. Un grosso problema, al quale si è unito il troppo poco tempo per organizzare pacchi e valigie e, contemporaneamente, trovare un nuovo tetto.
“Mio figlio ha 25 anni e un problema ad un braccio, non può lavorare. Con me vivono anche tre cani, tra poche ore saremo tutti in mezzo alla strada. Sinora ho trovato solo appartamenti in affitto gestiti da agenzie immobiliari, con loro di mezzo è ancora più difficile riuscire ad ottenere un sì”, afferma, netta, la cuoca. “La casa che sto per lasciare, in via Catalani, è di circa cento metri quadri. Mi accontento anche della metà, giuro, però mi serve un aiuto con la massima urgenza. Alla mia età non posso e non voglio finire su un marciapiede a cercare riparo chissà dove, chi mi può aiutare mi chiami al +393425259001”:












