Tatiana, dall’inferno dell’Ucraina a Selargius: “Mi sembra ancora di sentire il frastuono delle bombe”

La 34enne, arrivata nell’Isola grazie alla prima missione umanitaria del console Grande e di Ugo Cappellacci, è ospitata con una sua concittadina dalla consigliera Rita Ragatzu. Oggi l’incontro col sindaco Concu: “Le ho regalato il gagliardetto della nostra città. Spero che, come lei desidera, possa fare presto rientro nella sua terra e abbracciare i nonni e lo zio”.


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“Mi sembra ancora di sentire il frastuono delle bombe che cadevano a poche centinaia di metri da me. Quel rumore non si può dimenticare, entra nel cervello, la notte mi sveglia di soprassalto”. Fanno male le immagini che da ormai ventotto giorni ci raccontano morte e devastazione in Ucraina, e fa ancora più male trovarsi davanti chi quella guerra l’ha vissuta in prima persona. Come Tatiana Neveroska, 34 anni, arrivata in Sardegna l’8 marzo con la missione umanitaria guidata  da Ugo Cappellacci e dal console Antony Grande, e che grazie al grande cuore della nostra consigliera Rita Ragatzu a #Selargius ha trovato ospitalità insieme a una sua concittadina. Ieri ho avuto l’onore di riceverla in municipio per consegnarle il gagliardetto della nostra città, con  la speranza che così come lei desidera possa fare presto rientro nella sua terra e riabbracciare i nonni e lo zio di cui non ha notizie da giorni. È un piccolissimo gesto per farle sentire l’abbraccio simbolico della nostra comunità. Una comunità che accoglie ma che purtroppo non può fermare la guerra e riavvolgere il nastro; a ventotto giorni fa, quando a Borodianka, il suo paese natìo, viveva una vita normale insieme alla sua famiglia”.
“Ora in quel lembo di terra poco lontano da Kiev non c’è più la sua casa, non ci sono alberi, e il sole ha smesso di splendere. Ci sono solo morte e devastazione in una terra martoriata. A Tatiana rivolgo il mio augurio personale e di tutta l’amministrazione perché possa passo dopo passo ricostruire la sua vita e dimenticare il suono delle bombe”.


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