(Nella grafica, le immagini del sito abbandonato lungo l’ex Carlo felice, a Sestu, un tempo postazione della Rai)
Una parte di recinzione divelta da ignoti, posta sul lato posteriore (accanto alla rotonda di Cortexandra), da libero accesso al cortile interno, dove in mezzo a erbacce e sterpaglie sono ubicati i caseggiati a due piani (oramai in disuso) dell’ex postazione Rai lungo l’ex ss.131, dove una decina di anni fa, se non di più, sorgeva l’enorme antenna-ripetitore.
Per teppisti e vandali il proseguo è tutto in discesa: una volta superata la grata in ferro poggiata in terra e percorso il perimetro degli edifici, (compromessi dall’incuria ormai perenne), ci sono materiali di ogni genere, tra serrande e porte scassinate dove compaiono anche televisori, vecchi apparati tecnici, con tanto di magazzini e autorimessa. Telecamere e allarme a difesa del sito totalmente inesistenti.
Un tracciato già disseminato di orme umane, curiosi in cerca di rame da rivendere, tutto pronto sicuramente per approfittare del buio per caricare su un mezzo ciò che è accatastato all’interno dei locali e andare via: “Sicuramente sono romeni – azzardano gli abitanti dal condominio di una delle torri di Cortexandra – qui la zona è del tutto isolata e agiscono indisturbati”. Dai loro balconi non è difficile scorgere il movimento di estranei all’interno di quel compendio, totalmente abbandonato. Poco meno di 100mila metri quadrati di area totalmente fantasma: e dire che anni fa, durante la giunta comunale guidata dal sindaco Aldo Pili, si parlò anche di una ipotesi di trasformazione di quel sito da adibire come presidio per le forze dell’ordine, una caserma dei Carabinieri o distaccamento della polizia stradale e per altri comparti militari.












