Un gattino travolto, ucciso e abbandonato in mezzo alla carreggiata in viale Vienna, il gran cuore di un automobilista di passaggio: “Gli ho dato sepoltura vicino a casa mia, attraversano spesso gattini, basterebbe andare a 30 kmh, limite di velocità indicato in quel punto”. Due foto e poche righe pubblicate in un noto gruppo dedicato al paese sono bastate per raccogliere consensi e ringraziamenti per il piccolo, ma significativo, gesto compiuto da un cittadino che, innanzi all’ennesimo animale investito mortalmente da un’auto in corsa, non ha esitato ad adagiare il corpo in un terreno al lato della carreggiata in modo tale da evitare che i resti fossero ulteriormente straziati da altre vetture. È stato, il giorno dopo, omaggiato di sepoltura. Oltre al gran gesto di sensibilità nei confronti del povero animale, una doverosa osservazione è stata esposta dall’uomo, ossia il mancato rispetto dei limiti di velocità che, in quel tratto, non consentono di schiacciare l’acceleratore oltre i 30 km orari. Evidentemente non tutti rispettano il limite e a subirne le conseguenze peggiori, in questo caso, è stato un gattino. Se avesse attraversato, invece, all’improvviso un bambino? Insomma, i limiti imposti dal Comune hanno il loro perché: è un obbligo rispettarli. L’uomo ha pubblicato “una foto del povero gattino nel caso qualcuno lo riconoscesse, in quel punto attraversano spesso gattini. Basterebbe andare a 30 kmh, limite di velocità indicato in quel punto”.












